A Ovest Di Paperino

Welcome to the dark side.

Downgrading to Mac #2

[updated]

La seconda puntata della saga si è conclusa molto prima di quanto avessi potuto minimamente immaginare: sono riuscito a comprare un MacBook Pro 2,2 (così è indicato nella schermata "My Mac") dotato di 3GB di RAM, 120GB di HD e scheda ATI x1600 256MB che inconsciamente ho preferito alla "nuova" NVidia; il tutto per la cifra di $1250, affare che ho potuto concludere grazie alla sezione Seattle di Craigslist. Il tipo che me l'ha venduto era un po' "fatto" e si è dimenticato di darmi la password: poco male perché l'upgrade a Leopard era praticamente inevitabile. Le prime impressioni sono state un po' deludenti visto che mi ero preparato per un approccio it just works; Leopard si è installato senza problemi dopo qualche idiosincrasia iniziale: dopo aver inserito il DVD di installazione e aver premuto INSTALL mi veniva chiesta la password che non avevo. Scetticamente ho lanciato l'applet Startup Disk pensando che anche per quello sarebbe stata richiesta la password, ma niente. A quel punto un gran bel formattone e installazione flawless di Leopard: chi dice che i formattoni non sono richiesti per Mac?

Passo successivo Boot Camp: impressionantemente semplice, partiziono il disco, infilo il DVD di Vista SP1 fresco di MSDN/masterizzazione e anche Vista si installa senza grandi problemi. La prima cosa che ho fatto è stata quella di guardare l'indice delle prestazioni.

Il mio vecchio Dell:

DELL index

il mio "nuovo" Mac:

MAC index

La differenza tra la ATI x1300 e la ATI x1600 è notevole e tutto sommato per essere un downgrade non mi posso assolutamente lamentare.

Vista su Mac ha avuto qualche piccolo problema e credo che sia correlato con il fatto che il firmware sia EFI anziché il buon vecchio BIOS. L'esperimento successivo è stato quello di tentare il porting dei miei setting usando le capacità di backup/restore di WHS. L'EFI si è di nuovo messo tra i piedi ed è stato praticamente impossibile fare il boot da CD visto che il CD, in presenza di una installazione Windows, richiede la pressione di un tasto ma la tastiera non viene riconosciuta se non successivamente. Mistero. Poco male: ho cancellato la partizione Vista e riavviato via CD. Dopo un'ora tutto era quasi esattamente come prima: le icone del desktop però sono state letteralmente sconquassate dal fatto che, prima che Vista installasse i nuovi driver, la risoluzione video era stata settata temporaneamente a 800x600. Installati tutti i driver tutto ha ripreso a funzionare a meraviglia e la riduzione di risoluzione da 1680x1050 a 1440x900 non è stata così drammatica come avrei immaginato: tutto sommato i miei gadget sulla sidebar ci stanno ancora tutti. Successivamente mi son imbattuto con la WPA: anche qui niente di tragico considerando che ho legittimamente riattivato via telefono la licenza del desktop almeno una ventina di volte:

activation

phone activation

Note positive: le prestazioni del nuovo sistema sono niente male, la tastiera retroilluminata, il trackpad multitouch che ha lo scrolling più ergonomico di uno normale, il microfono e la webcam, l'alimentatore carino, l'uscita video DVI.

Note negative: il layout della tastiera assurdo (torna a casa DEL! trovato: fn+BACKSPACE) il sistema di caricamento del DVD, la quasi totale assenza di porte USB (2 sono meno del minimo!), l'expresscard da 34 mm anziché di una più classica da 54 mm che non mi permette di usare il mio lettore di smartcard e la totale assenza di lettore multimediale. A quest'ultimo si può ovviare tramite via expresscard, ma per le smartcard sono costretto ad usare il vecchio metodo del guinzaglio USB

Rimane qualche problemuccio da risolvere:

  1. passando da OSX a Windows e viceversa l'ora di sistema è sfasata. Questo è dovuto al fatto che Windows e OSX la memorizzano in maniera diversa nel RTC (Windows usa l'ora locale, OSX usa l'ora universale). Questa soluzione sembra migliorare le cose ma non troppo.
  2. ogni tanto il reboot non funziona e al riavvio vengo accolto da una schermata nera. Credo che anche questo sia collegato al firmware EFI.
  3. il mancato funzionamento della tastiera durante il boot di Windows. Questo è sicuramente il più antipatico dei tre problemi. Sembra che caricare i driver di bootcamp su Vista abbia in qualche modo risolto il problema.

Intanto le prime esperienze con OSX confermano in toto alcune mie teorie. Il prossimo passo è quello di sostituire l'hard disk poco capiente per reggere due OS: con un 160GB o un 250GB, resta ancora da decidere. Questo mi darà anche l'occasione di testare Time Machine da vicino. Qualcuno vuol comprare il mio DELL autografato?

To be continued...

-quack

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