A Ovest Di Paperino

Welcome to the dark side.

La bicicletta e la spider

Ritorno ad una metafora a me cara per chiarire alcuni punti del fenomeno “ibridi” imbarcando qualche altro fatto.

Sia la bicicletta che la spider sono mezzi di locomozione: spostano gente da un posto all’altro. Dal punto di vista teorico sono perciò interscambiabili. Dal punto di vista pratico svolgono compiti diversi seppure con la stessa finalità. In bicicletta nessuno si sognerebbe di fare il pendolare da 200km giornalieri. In auto nessuno si sognerebbe di buttarsi a rotta di collo giù per una montagna.

Il tablet è una bicicletta: uno svago, un mezzo di consumo soprattutto passivo, per guardare un film, leggere un fumetto o un foto-romanzo. Il PC, nell’accezione etimologica, è uno strumento di lavoro, un modo per raggiungere fini in maniera più veloce. Fino a qualche tempo fa era consuetudine usare il PC anche per fruizione passiva, adesso che finalmente sono arrivate le biciclette la gente compra quello che meglio si adatta alle proprie esigenze.

In Microsoft hanno provato a sviluppare il concetto di ibrido, un’idea sulla carta vincente. In virtù anche del peccato originale di Microsoft: secondo alcuni di loro la gente vuole solo i loro prodotti, per cui basta metterci un po’ di stucco, attaccare un manubrio e dei pedali ad un’utilitaria ed il gioco è fatto. Il risultato:

ibrido

Questo vezzo ha radici antiche. Le prime versioni di Windows (fino a XP per intenderci) erano delle GUI che giravano sopra il DOS; persino Windows 95 doveva fare miracoli per mantenere la baracca funzionante. Perché il mantra era: tutti hanno bisogno di DOS, la GUI è solo una facciata.

Sono passati quasi 30 anni ed il mantra si ripete: tutti hanno bisogno di Windows, il touch è solo una facciata. Con qualche modifica perversa.

Tornando alla bicicletta: un tablet/telefono nelle mie aspettative (e quelle di tanta gente comune) deve essere prima di tutto un elettrodomestico. Acceso/Spento, qualche funzione complicata (anche le lavatrici sono programmabili!), ma grosso modo pochi sbattimenti di balle. Microsoft gli elettrodomestici non riesce proprio ad immaginarli: per MS un elettrodomestico è un PC con un’interfaccia da elettrodomestico. Esempi: Windows Home Server, Windows Media Center (per ammissione di un developer del team), ecc. Questo non significa che siano scadenti, ma sicuramente sotto il punto della manutenzione le cose non sono ottimali rispetto a prodotti della concorrenza (Tivò, Time Capsule, ecc.). Con il Tivò ad esempio non mi era mai capitato di perdere una “funzionalità” a causa di un update (anche se la possibilità c’è), con MCE un giorno di punto in bianco alcuni filmati Netflix si inceppavano nella riproduzione al punto da richiedere CTRL+ALT+DEL –> Task Manager –> Kill Process(es).

Da un tablet non mi aspetto un aggiornamento con riavvio ogni paio di settimane (che poi visto come è lucchettata la piattaforma ARM non sarebbe neanche necessario). Un PC travestito invece ha bisogno di aggiornarsi ogni settimana.

Quindi gli ibridi non funzionano? Non sarei così categorico, ma quello che non funziona è l’accoppiata tra ibrido e experience consistency uber all fortemente voluta da JLG (non saprei se la cosa però partisse da SS). Significa far finta che TUTTI i PC abbiano il touch. Far finta che tutte le macchine abbiano pedali e che pedalare sia sempre la scelta più giusta in tutte le condizioni.

Alla stessa maniera, pensare di poter usare Excel o Explorer senza problemi senza un mouse è pura e propria idiozia.

Infine l’apice dell’idiozia è scoprire che – a dispetto della concorrenza – la piattaforma telefono (volendo una mini-bicicletta) è incompatibile dal punto di vista delle applicazioni con quella tablet. Il perché una applicazione scritta per touch da 10” debba essere più compatibile con uno schermo non touch da 24” che uno touch da 4” resta abbondantemente un mistero.

Questo però non vuol dire che ci sia gente che abbia piacere ad andare in giro con la macchina dei Flinstones.

-quack