A Ovest Di Paperino

Welcome to the dark side.

Mato mato, impazzire di tomato

Sono sempre stato un big fan di DD-WRT, installato su un paio di router in precedenza. L’altra settimana però il Cisco Linksys che avevo ha deciso di lasciare le penne, forse a causa delle temperature eccessive, lasciando in eredità cinque led lampeggianti.

Ho deciso di comprare un ASUS RT-N66U in quanto ha avuto ottime recensioni in giro e Jeff di Coding Horror ne parlava estremamente bene. Non che mi servisse un router dual band, ma data la rarità dell’evento della morte di un router, tanto vale essere un po’ future proof.

Jeff vi ci ha installato il firmware Tomato: io ho dato un’occhiata agli screenshot sul sito e l’ho trovato carente rispetto a DD-WRT per le feature che mi interessano. Ho cercato quindi le istruzioni per l’installazione di DD-WRT e son partito.

La procedura di installazione è rimasta piuttosto arcaica: bisogna resettare la NVRAM, installare una versione mini di bootstrap, resettare la NVRAM, controllare che tutto sia apposto, resettare la NVRAM, fare l’upgrade alla versione completa, resettare la NVRAM ed il router è pronto all’uso. Peccato però che il router non abbia dato segni di vista sin dal passo successivo all’installazione del mini-fw.image

Per fortuna questo tipo di tecnologia ha fatto grandissimi passi avanti per quanto riguarda il recovery da bad firmware. Basta avviare in “modalità provvisoria” ed è possibile rifare l’upload (non proprio: bisogna impostare l’indirizzo IP del PC su 192.168.1.2 altrimenti il router non risponde). Dopo diversi tentativi andati a vuoto, ho deciso di installare tomato per vedere se almeno fossi in grado di restituirlo alla vita, con il piano B di reinstallare il firmware Asus originale nel caso peggiore.

Devo dire che tomato mi ha lasciato estremamente sorpreso in quanto la carenza di feature è solo dovuta al fatto che gli screenshot sono datati. In realtà le feature utili ci sono tutte e funzionano decisamente meglio della versione di DD-WRT che girava sul mio vecchio router.

La configurazione è andata avanti in maniera piuttosto spedita, salvo qualche voce di menù situata in posti poco intuitivi. Rimane da configurare la parte che riguarda il QoS in quanto la telefonia è ormai interamente gestita da dispositivi VOIP (ooma Telo per le chiamate locali, Linksys pap per quelle verso l’Italia).

Voto globale: accattatavill’

-quack