A Ovest Di Paperino

Welcome to the dark side.

Safari in Vista

È un'interessante novità l'annuncio Apple del rilascio di Safari per XP e Vista: ho finalmente provato anche io l'ebrezza di installare il browser made in Cupertino sul mio PC in ufficio.

Un paio di piccole note:

Vedere un'applicazione girare con la UI di un altro OS fa letteralmente impressione. Oggi capisco veramente chi si lamentava del look and feel non nativo di Firefox su MacOs. Anche se il «passaggio» non è totale e ad un certo punto compare qualche piccola «incoerenza». Un esempio sono i pulsanti qui sotto:

bottoni

In alto i pulsanti di un'applicazione nativa per Vista, in basso quelli di Safari: non sono né MacOs né Vista  ma un po' XP-retrò.

Altra nota è il rendering un po' scarso dei font[1]. Ne parla Jeff in questo post ma sono arrivato anche io in parallelo alle stesse sue conclusioni incuriosito da un collega che ne parlava invece abbastanza bene. Nelle immagini sotto un raffronto di rendering tra IE7 (sx) e Safari (dx):

1Vista 1Apple
2Vista 2Apple
3Vista 3Apple
4Vista 4Apple

In tutti i casi il rendering più leggibile mi sembra quello a sinistra, ma come sempre YMMV.

Come se la cava in security questo browser pensato con "built in security since day one"? A giudicare dal giudizio di David Maynor (che ad Apple sta sicuramente sulle scatole Big Smile) devo dire male. Anzi molto male. 4 DoS e ben 4 remote execution trovate in meno di qualche ora. Sulla security stendiamo davvero un velo pietoso: anche se è una Beta nessuna pietà per chi marchia il proprio software come safer:

AppleSecurity

Per quanto riguarda la velocità del rendering, sul mio PC non ho osservato nessuna differenza apprezzabile ma è un top-of-the-line. Altri riportano essere molto più veloce di IE7 e Firefox, per cui mi fido.

Infine il piccolo pacco dono rispedito prontamente al mittente:

NoGrazie

non mi interessa QuickTime, ne tanto meno in accoppiata con iTunes, una delle applicazioni più «aggressive» che esistano per i servizi (in terminologia *nix demoni) che installa. No grazie!

Giudizio finale: sicuramente una mossa interessante con l'intento di diffondere il browser in vista del lancio di iPhone; il tanto decantato SDK per iPhone altro non è che Safari stesso. Per cui «brava Apple»!

- quack

UPDATE: mi era quasi sfuggito di fare una considerazione sul memory footprint di Safari. In partenza a freddo la memoria occupata dalla mia homepage è di 36MB vs. i 16MB di IE7. Dopo qualche minuto di navigazione la memoria sale fino a raggiungere facilmente i 75MB vs. i sempre costanti 16MB di IE7. Immagino che - il rendering fai da te - usurpi quantità di memoria non indifferenti e sinceramente non ne comprendo i motivi. Perché fare l'override delle impostazioni di una piattaforma? ClearType funziona così bene... Infine sembra che il tutto sia affetto da gravi bachi di localizzazione per chi non risiede nel Jobs Standard Time come anche Luca fa notare.

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[1] Il rendering dei font è una bestia complicata. Queste sono le mie impressioni, con i miei font, il mio schermo e non ultimi i miei occhi.