Switching to iPhone
In realtà non è un vero e proprio switching, un collega lascia il team e un po' di roba per iOS finisce nel “mio piatto”[1].
Così oggi il boss chiede in giro quanti di noi abbiano un iPhone ; risposta: un solo collega. Ed io pigliando la palla al balzo: ma si può avere qualche device in prestito? E lui: ne dovresti comprare uno, non vedo problemi a giustificarne l'uso proprio in vista di questo cambio.
È da un po’ che vorrei provare iPhone come dispositivo primario per un po' di mesi. Questo Nexus 5X mi ha un tanticchio deluso, il più sfigato in assoluto tra i Nexus visto - secondo me - l'allineamento completamente sbagliato dei pianeti confrontato con il predecessore:
- si è scelto di elevare la risoluzione
- si è scelto di usare un processore che si è rivelato sfigatissimo
- si è aggiunto qualche baco software a peggiorare la situazione in maniera drammatica
Per i bachi, pare che tutto si sia risolto e l’imbattersi giornaliero faccia parte della vita di un tecnofilo: per lo meno ho linea diretta con qualche collega a cui fare una buona strigliata di capo. Per il resto invece non mi resta che aspettare.
E in attesa del prossimo Nexus, che si preannuncia spettacolare se le voci che si rincorrono sono fondate sull’hardware HTC, proverò ad usare l'iPhone come dispositivo primario. L'unico rimpianto l'app che mi son scritto per Android che non sarà possibile riscrivere per iOS senza dover imparare un sacco di cose da zero. Una in particolare: come scaricare i package dall'app store e fare reverse engineering di protocolli come mi è capitato di fare su Android in pochi minuti.
Devo solo decidere il modello: 5SE o 6S? Avrei pensato che le caratteristiche del Nexus 5X, a cui mi sono felicemente abituato, fossero più simili a quelle del 5SE che del 6S, ma ho dovuto ricredermi.
Consigli?
-quack
P.S. trattasi di dispositivo aziendale e spesato dall’azienda, quindi scelta totalmente priva di considerazioni sul budget.
[1] gergo informatico: il piatto è metaforicamente il posto in cui finisce la roba da “processare”. Non sempre è gustosa.
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- Pensiero del giorno
- Amazzonia
mercoledì 11 maggio 2016 alle 8:14 PM -
Swift comunque è opensource da un paio di mesetti ormai:
https://swift.org/
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mercoledì 11 maggio 2016 alle 9:44 PM -
@Snake:
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Disponibile per il download, ma solo per Linux be osx, non per windows.
Comunque non capisco perché Google dovrebbe essere interessata a Swift, linguaggio creato dall'azienda sua diretta concorrente. Forse è un linguaggio con molte potenzialità. Domani mi studio un po' la documentazione, sono curioso.
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giovedì 12 maggio 2016 alle 1:13 AM -
@Doxaliber
per lo stesso motivo per cui Google ha scelto webkit per chrome
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giovedì 12 maggio 2016 alle 1:21 AM -
L'investimento mi sembra però un po' troppo grosso per avere attese realistiche...
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giovedì 12 maggio 2016 alle 8:58 AM -
@il nonno:
Eh, ma è diverso. Webkit è un motore di rendering, non un linguaggio di programmazione.
Per dare supporto nativo a Swift come linguaggio di programmazione bisogna lavorare molto sugli internals di Android, rivedere le APi, riprogettare il SDK.
Tanto lavoro per giungere a quale vantaggio?
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giovedì 12 maggio 2016 alle 9:54 AM -
Boh, magari
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giovedì 12 maggio 2016 alle 10:27 AM -
io parlavo di motivo e il motivo non e' affatto diverso.
sinceramente non so quanto sia, e comunque non e' certo questione di "quanto" per Google, piuttosto di "perche'".
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giovedì 12 maggio 2016 alle 8:24 PM -
È proprio quello il nocciolo della questione. Scappare dalla roba Oracle il prima possibile. Si parlerebbe comunque di anni.
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giovedì 12 maggio 2016 alle 8:32 PM -
Accordatomi per il 6S 64GB...
Oracle vs. Google. Questione interessante e - non mi stancherò di ripeterlo - scelta stupida pensando che l'apertura di Java avrebbe significato meno grane. Oracle è un'azienda molto molto antipatica da averci a che fare.
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giovedì 12 maggio 2016 alle 11:01 PM -
iDonald
PS: probabilmente anch'io a breve prenderò un iPhone, ma solo un 5s o 5c usato come secondario, darò dentro lo scarsamente utilizzato iPad mini
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venerdì 13 maggio 2016 alle 6:26 PM -
Hello world 😍
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venerdì 13 maggio 2016 alle 7:24 PM -
Cazzatona stratosferica: trasferire i messaggi Whatsapp da Android a iOS è praticamente impossibile. Qui i miei colleghi hanno fatto una cagata pazzesca...
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venerdì 13 maggio 2016 alle 7:37 PM -
Con tutto che hanno l'integrazione con Google Drive, non sono riusciti a sfruttarlo per passare i messaggi da una piattaforma all'altra? Si perdono proprio in un bicchiere d'acqua.
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venerdì 13 maggio 2016 alle 9:42 PM -
@Paperino:
Vale per tutte e tre le piattaforme: provammo a scavare sui db di WA con un amico per curiosità, durante la migrazione da Windows Phone ad Android.
Pensa che usano persino schemi dei db completamente diversi tra le tre piattaforme, non solo nella struttura, ma spesso anche nel contenuto (tipo, alcuni metadati presenti in una piattaforma, ma totalmente assenti nell'altra), quindi anche un tentativo di migrazione "casareccia" diventa praticamente impossibile
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venerdì 13 maggio 2016 alle 9:44 PM -
Altra cosa divertente: installare un wallpaper (facile!) e due ringtone personalizzati (quasi impossibile).
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sabato 14 maggio 2016 alle 1:35 AM -
ma davvero c'e' gente che non sia informaticamente analfabeta che usa ancora WhatsApp?
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sabato 14 maggio 2016 alle 1:39 AM -
Eh, purtroppo quando la maggioranza dei contatti lo usa, tocca tenerlo tra i piedi
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sabato 14 maggio 2016 alle 3:28 AM -
Il successo di whatsapp è dovuto alla natura particolare di come è gestita l'identità: utente = numero di telefono, lista contatti = rubrica. Sotto certi aspetti geniale, ha aiutato moltissimo nel bootstrap del network.
Poi sotto altri aspetti fa totalmente cagare, però in generale una volta fatta una scelta di partenza il resto è mera conseguenza architetturale. Loro hanno deciso di essere peer to peer senza usare server per lo storage (tranne forse per i messaggi in flight) e di là si sono messi in un angolo. La scelta opposta ti mette in un angolo opposto, anche se più grande.
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sabato 14 maggio 2016 alle 7:21 PM -
se inizi ad usare Telegram poi quando qualche archeologo dotato di smartphone ti messaggia su Whatsapp ti pare di essere trasportato indietro nel tempo
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domenica 15 maggio 2016 alle 6:57 PM -
Ma tra qualità e diffusione c'è poca relazione causa-effetto: Whatsapp si è diffuso in quanto sufficientemente buono a sostituire gli SMS. Il network effect è proporzionale al quadrato delle connessioni, quindi sono messi molto molto bene...
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domenica 15 maggio 2016 alle 7:11 PM -
piu' che altro sei messo 'male' tu con le amicizie!
io ho ormai piu' contatti su Telegram che su Whatsapp
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domenica 15 maggio 2016 alle 7:52 PM -
Le mie amicizie sono distribuite in maniera più statisticamente accurata?
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domenica 15 maggio 2016 alle 8:48 PM -
essere nella media e' sempre negativo!
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lunedì 16 maggio 2016 alle 8:25 AM -
Telegram secondo me è superiore a Whatsapp sotto moltissimi aspetti. Ma ritorniamo alla solita questione: perché un software non si diffonde? Perché se il concorrente ha una base utente enorme il rapporto di forze rende quasi impossibile qualsiasi concorrenza.
Conosco molte persone che si iscrivono a Telegram per sentito dire o perché qualcuno glielo consiglia, però poi si disiscrivono perché "non c'è nessuno". E questo è un problema irrisolvibile.
Detto questo io li uso entrambi senza farmi troppi problemi.
Su Telegram comunque la migrazione sarebbe indolore, questo è certo.
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lunedì 16 maggio 2016 alle 10:06 AM -
Doxaliber, ovviamente chi se ne esce con "su telegram non c'e' nessuno" e' un analfabeta tecnologico, anche su whatsapp all'inizio "non c'era nessuno"... ovviamente la massa e' massa e in quanto tale ignorante ed ottusa
ma mica devo comunicare con la massa, comunico con gli amici e a quelli far capire che Telegram e' superiore non e' un problema
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lunedì 16 maggio 2016 alle 6:32 PM -
Whatsapp ha colmato un vuoto: prima di Whatsapp i client di messaggistica richiedevano un account. Whatsapp ha usato il numero di telefono ed è stato facile poi prendere piede. Chi viene dopo avrà sempre più difficolta a penetrare il mercato.
Telegram funziona coi numeri di telefono o con gli account?
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lunedì 16 maggio 2016 alle 7:13 PM -
@Paperino:
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Funziona come whatsapp,con i numeri di telefono, ma puoi usarlo anche via web e ha client per tutte le piattaforme. In più ci sono i canali e i bot, funzionalità che whatsapp non ha. È anche possibile farsi rintracciare senza avere o dare il numero di telefono, ma tramite username. Inoltre nei gruppi vai direttamente all'ultimo messaggio non letto e i tuoi messaggi sono sincronizzati sul server, per chi se anche cancelli e reinstalli vengono sempre sincronizzati nuovamente. Inoltre utilizzava la crittografia end to end fin dall'inizio.
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lunedì 16 maggio 2016 alle 7:38 PM -
interessante. Rimane il fatto che chi arriva prima in un mercato (e nello specifico "messaging basato su numero di telefono") ha un grosso vantaggio. Sarà difficile scardinare WhatsApp a meno di non inventarsene una nuova...
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lunedì 16 maggio 2016 alle 8:16 PM -
Telegram ha il vantaggio di privacy e funzionalità di messaggistica più curate. Ma, come ha osservato il Papero, lo svantaggio di essere partito a WhatsApp già diffuso è sensibile, non dico irrecuperabile ma poco ci manca. Ad aggravare la situazione, c'è un dettaglio fondamentale: all'utente medio della privacy in sé frega poco. Occhio non vede, cuore non duole. Puoi tessere quante lodi vuoi di Telegram, ma le più probabili risposte dall'altra parte saranno "WhatsApp è sufficiente e ci sono tutti i miei contatti" e/o "Ma sì, se lo leggano pure, tanto cosa caspita vuoi che gli importi di ciò che faccio?". Questo a meno che non hai contatti con una conoscenza tecnologica superiore allo scegliere a priori iPhone o Galaxy perché sono fighi.
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lunedì 16 maggio 2016 alle 10:17 PM -
Altra operazione dolorosa: aggiungere un contatto e scegliere su quale cloud salvarlo. Eccheccazz
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