A Ovest Di Paperino

Welcome to the dark side.

Tivoizzazione

Ho deciso di scrivere due righe sulla TiVo«tivoizzazione» in quanto mi sono accorto che in Italia - e forse anche in Europa - quasi nessuno sa di cosa si tratta essendo il prodotto disegnato e destinato esclusivamente al mercato americano.

Il TiVo è l'antesignano dei moderni mediacenter et similia (MythTV, MediaPortal, Windows MediaCenter, XBOX 360, AppleTV+Mac, ecc.). È stato pensato come un videoregistratore digitale avanzato; insieme a replaytv è stato il primo prodotto rilasciato in questa categoria. È un vero mini-computer ma è stato venduto solo come un appliance (insomma un vero e proprio videoregistratore) e dal primo rilascio avvenuto nel 1999 sono state create due nuove «versioni» (in gergo series) del prodotto.

L'ultima versione di TiVo, la famosa ma costosa series 3, supporta la TV digitale in HiDef via cable-cards, qui negli USA tecnologia nuova di zecca. Il prodotto è tecnicamente fatto davvero bene con alcune soluzioni software davvero interessanti anche se il servizio mensile obbligatorio lascia un po' a desiderare; qualche dubbio sulla privacy degli utenti incombe. Sono stato felice possessore di due TiVo anche io, series 1 e 2: ma son stato altrettanto felice di dismetterli quando un update ha ammazzato il primo che era series 2 e Windows Media Center 2005 è diventata un'alternativa valida per via della facile estensibilità.

Ora un paio di fatti su cui ognuno può farsi la propria opinione:

1) TiVo Inc., l'azienda, ha deciso di usare per il suo prodotto un pezzo di sistema operativo (ai fini del discorso non conta quale) rilasciato sotto una particolare licenza che ha poi customizzato per le proprie esigenze; nel pieno rispetto della licenza del sistema operativo usato ha poi pubblicato tali modifiche sul proprio sito Web

2) Il supporto della TV via cavo richiede per una legge federale degli Stati Uniti (nota: il prodotto viene venduto quasi esclusivamente in USA) misure DRM anti-hacking di tipo hardware. La legge va sotto il nome di «broadcast flag» ed è stata voluta dai produttori di contenuto televisivo; nel rispetto della legge TiVo ha introdotto nel proprio hardware sistemi crittografici di firma del codice per impedire che codice «malevolo» interferisca con il sistema di protezione. Il tutto senza alcuna violazione della licenza usata. Alcuni canali - come HBO e AMC - fanno già oggi USO del broadcast flag[1] .

3) la licenza usata sta per essere modificata; la nuova versione - disegnata con l'intento di prevenire la «tivoizzazione» - impedisce l'uso di nuove versioni del sistema operativo che in prospettiva saranno rilasciate sotto questa nuova licenza da parte di TiVo, nel caso TiVo voglia rispettare la legge federale e continui ad usare misure anti hacking; TiVo deve ora scegliere se usare una versione vecchia del sistema operativo (dal punto di vista teorico potrebbe essere fattibile ma qualche aggiornamento di sicurezza potrebbe complicare le cose), passare ad un altro prodotto sotto licenza diversa o chiudere semplicemente baracca: qualsiasi scelta comporta una dose non trascurabile di sofferenza.

Ed ora un po' di link WikiPedia (sorry, in inglese):

  • TiVo
  • Tivoization; in questo link manca un riferimento al fatto che le misure prese da TiVo sono per lo più richieste per legge; in più si parla di "aggiramento" - secondo me in maniera scorretta - della licenza da parte del TiVo
  • Broadcast flag: la legge di cui sopra  

A ciascuno la sua (opinione of course)

-quack

Technorati tags:

[1] in uno slancio di «imparzialità» Slashdot giorni fa ha pubblicato un post intitolato «Windows Media Center Restricts Cable TV» facendo notare che con Windows Media Center (evitando accuratamente e scientificamente di citare TiVo che soffre dello stesso «problema») non è possibile registrare canali come appunto HBO e AMC; comprendo le crociate anti-DRM ma non comprendo le crociate contro chi (non proprio tutti però) si limita a rispettare le leggi in corso.