A Ovest Di Paperino

Welcome to the dark side.

Tax Day

Oggi è il tax-day, ne approfitto anche io per fare due conti.

Si parla spesso di Apple Tax, ma non ho mai visto una analisi che prenda in considerazione la forma più banale di Apple Tax: la necessità di dover pagare a volte non poco per piccole utility disponibili gratuitamente per Windows. Un paio di esempi:

Applicazione Windows Mac
Editor di testi Notepad++; Notepad 2 (gratuiti) TextMate (65$)
TextWrangler (gratuito)
Blogging WLW Ecto (18$)
Firewall++ ZoneAlarm/Vista Firewall Control LittleSnitch (24$)
Compressione DVD DVD Shrink (gratuito) DVD2One (40e)

Qualcuno potrebbe obiettare che per Mac c’è iLife ma bisognerebbe cogliere la sottile differenza tra gratuito ed incluso nel prezzo. Senza parlare del fatto che ad esempio in iMovie sono comparse “forti limitazioni” in coincidenza del lancio di Final Cut Express  (fonte)

Stessa cosa per il software commerciale. L’esempio che continuo a riproporre è quello del video-editing visto che anche io ne sono fortemente dipendente (anche se in cura). Nonostante questo fosse un settore da sempre trainante le vendite di Mac, la situazione si è completamente rovesciata. L’elenco delle applicazioni pro-sumer per Windows è vasto: Movie Studio, Pinnacle Studio, Premiere Elements, VideoStudio con un prezzo medio di ingresso che si aggira intorno ai 50-60$. Quello per Mac: Final Cut Express, a “soli” 199$.

Similmente per l’hardware: sfido chiunque a trovare un lettore di impronte digitali con password manager incluso che funzioni anche per Mac. O un lettore di media ExpressCard 34 che sia veramente compatibile con Mac (sorry, se il mac non si riavvia correttamente a lettore “inserito” non si può parlare di compatibilità) e che non costi più di qualche punto percentuale rispetto ad un comune lettore expresscard 54 per PC laddove non incluso (ormai anche nei più economici dei netbook).

Infine due parole sul tentativo encomiabile di usare Windows su Mac. BootCamp è un mero esercizio di stile, pensato più per chi usa il PC per giocare: dover riavviare per accedere ad una applicazione (che non sia appunto un gioco) è una limitazione molto forte di tale feature. La vera alternativa è tra Parallel e Fusion: ovvero come spendere 80$ in più (oltre al costo della licenza di Windows) per far girare Windows su un PC già over-priced e poter incominciare a fare le stesse cose che il 95% della popolazione già può fare.

Provocazione finale: ma alla fine non sarebbe più semplice mettere in vendita un piccolo logo fluorescente a forma di mela mozzicata? L’effetto non sarebbe male visto cosa si può ottenere con un adesivo non fluorescente

-quack

P.S. per quanto riguarda il tax-day vero… beh quest’anno lasciamo perdere va.