A Ovest Di Paperino

Welcome to the dark side.

Ubuntu e la formichina

Avevo un vecchio laptop e tempo fa come esperimento mentale vi ci installai Ubuntu (la leggenda vuole che Windows succhi un sacco di risorse, mentre Linux gira anche sui PC del nonno). Pochi giorni fa la formichina ha avuto bisogno di questo laptop extra su cui farci girare - possibilmente - windows e office. Visto che Linux c'era gia' le ho proposto di tenerlo in prova per qualche giorno/settimana dopo averla provvista di una paginetta con tutte le istruzioni essenziali per usarlo (dove trovare questo, dove trovare quello). Questa la cronologia degli eventi:

Giorno 1: il portatiletto viene usato pure in rete connesso ad un router DLINK che fa da DHCP. Ubuntu sembra stare al DHCP-gioco, si prende un indirizzo IP e funziona. Wow, plug&play. Firefox e' meglio di IE, si ricorda pure alcune cose (commento della formichina).

Giorno 2: il portatiletto viene riportato a casa e connesso con nostro router via powerline adapter di cui sopra. La rete di casa e' WPA e in Ubuntu-WiFi l'opzione non sembra neanche essere presente. Tra spendere 2 giorni a cercare la documentazione, installare quanto dovuto, ecc. e prendere in prestito uno degli adatattatori Netgear (il buon NAS puo' attendere), preferisco prendere in prestito: sono pragmatico, non un teorico fissato. Il DHCP-gioco funziona ancora, internet e' ancora li'. All'improvviso il laptop si spegne: faccio notare alla formichina che stava andando di batteria. Commento della formichina: ma prima di spegnersi poteva avvisare, windows lo fa quando la batteria e' scarica (oltre all'incazzatura per aver perso qualche minuto di lavoro)! Eppoi la mia casella di posta sembra buffa su Firefox (la casella di posta gira su un Exchange Web Mail server).

Giorno 3: il portatile viene riconnesso al router DLINK. Il DHCP non funziona. Qualsiasi tentativo di assistenza remota telefonica fallisce (tentato il riavvio, shutdown, possibile). Dov'e' IPCONFIG? Ubuntu non e' Windows; la formichina lascia perdere.

Giorno 4: la formichina ha bisogno di stampare alcuni documenti creati con OpenOffice. Le spiego che deve convertirli in Word (dubito che OfficeDepot abbia OpenOffice installato o per lo meno non voglio correre rischi) e la istruisco su come fare. Nonostante tutti i tentativi di esportare, PIPPO.DOC sul desktop non esiste (e OpenOffice sembra volersi incazzare). Idea geniale: siccome non so una cippa di OpenOffice, lo potrei installare sul mio (l'assistenza remota non e' un'opzione: la rete non funziona e l'unico Gateway per l'internet e' un portatile Windows). Installo OO 2.1 su Windows e mi faccio mandare i file .ODT che posso convertire in PDF (grazie a PDFCreator); nel frattempo scopro che OO supporta nativamente il PDF e spiego alla formichina come convertire tutti i suoi documenti in PDF. Convertiti i documenti in PDF arriva il momento di metterli sulla chiavetta USB: i file sembrano copiati con successo, ma la chiavetta - controllata su un altro PC - sembra vuota. Mmm: sara' per caso un problema di umount? Le suggerisco di aspettare 10 secondi dopo la copia prima di togliere la chiavetta e questo risolve il problema; nel 2007, Unix funziona (quasi) ancora come 30 anni fa.

Giorno 5: commento della formichina: Ubuntu e' bello e gratis, ma per favore mi installi Windows che ci devo lavorare? Smile

Giorno 6: format, install, install, update, install. Ehi questo giocattolino funziona anche in WiFi/WPA! Non male!

 -quack

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