A Ovest Di Paperino

Welcome to the dark side.

Miti di Linux

Ho deciso di non toccare più questo argomento, dopo svariati esperimenti basati su Virtual PC, per diverse ragionihellenic. Volendo però concludere con un "riassunto delle mie impressioni" ho pensato di mettere insieme una pagina su quelli che penso siano alcuni "miti" che circondano questa piattaforma sotto molti aspetti niente male.

1. È innovativo

Certo, con una versione ogni 2 giorni ed un elenco infinito di "nuove feature" tutto può sembrare innovativo. Nonostante magari altri OS implementino le stesse feature anni prima.

Un paio di esempi.

Con la versione 2007 di Ubuntu si possono finalmente ascoltare più sorgenti audio contemporanee. Prima di allora per vedere un video su youtube bisognava "chiudere XMMS prima di avviare il browser in modo che ALSA trovasse il device libero..."; gli utenti Windows invece ascoltano più fonti audio dai tempi di XP (2001).

Sempre con la stessa versione c'è il supporto di più monitor:

screengraphics
multimon-d

Ad occhio e croce l'equivalente funzionalità, introdotta in Windows 2000, parebbe molto più avanzata.

Con la versione di Ottobre 2007 infine "funziona, con ottime prestazioni, l'Hibernate" (fonte: Vik). L'equivalente funzionalità funzionava sin dalle versioni beta di Windows 2000. Stiamo parlando di circa 8 anni di differenza, nel mondo informatico un'infinità.

Generalizzando, ci sarà pure un motivo perché l'iPhone non gira su Linux: e lo spiega Jaron Lanier in questo bellissimo articolo su Discover:

Some of the youngest, brightest minds have been trapped in a 1970s intellectual framework because they are hypnotized into accepting old software designs as if they were facts of nature. Linux is a superbly polished copy of an antique, shinier than the original, perhaps, but still defined by it.

Verissimo. Apple "inventa" il backup con time machine? Ecco subito due (non una!) implementazioni per Linux del concetto: FlyBack (nientepopodimeno sponsorizzata da Google!) e TimeVault. Microsoft tira fuori Windows Home Server? Ecco serviti Ubuntu Home Server.

Se questa è innovazione, allora Linux è innovativo.

2. Gira su hardware datato

Questo lo considero un corollario del punto precedente. Mi sembra ovvio che, un OS innovativo quanto Windows 2000/XP, giri su hardware datato!

3. C'è una versione per tutti i gusti

Verissimo. Vuoi un OS usabile? Usa Ubuntu. Vuoi essere libero di "masturbare" una penna USB? Usa SuSe. Vuoi un desktop aziendale? RedHat CentOS. Forum e blog online di gente "dalle spalle larghe" [cit.] sono pieni di frasi di questo tipo "tra tante distro che ci sono in Linux va a scegliere Mandriva e non Ubuntu, che ormai sta avendo successo proprio per la sua - diciamo - semplicità" o "dirti che ci sono distribuzioni migliori di ubuntu sia un incentivo per te per perseverare ad usare quest'ultima proprio perche' cerchi a tutti i costi di avere quante piu' cose da criticare, ma non a ubuntu, ma a Linux".

In qualsiasi altro ambito questa totale diversità verrebbe negativamente definita con la parola frammentazione. Nel mondo Linux ho imparato che questo è da considerare un "valore" con due mondi (Gnome e KDE) già separati alla nascita. Ma ai Linux-developer, che devono scegliere tra distro e framework diversi e incompatibili, qualcuno ci pensa?

4. È gratis

Verissimo solo se il tempo per "sistemare le cose" non ha nessun valore.

5. C'è una distro facile da usare

Questo ritornello va di moda almeno una volta all'anno di solito accompagnato dall'affermazione "Linux è finalmente pronto per il desktop". Le riviste specializzate perciò dedicano almeno un numero all'anno alla nuova distro facile da usare. Due anni fa era Ubuntu. L'anno scorso spopolavano articoli su Linux Mint, ancora più facile da usare di Ubuntu. Di solito sono infarciti di guide passo passo su come fare questo o fare quello; guide che tristemente cominciavano con il "passo 0: aprire una finestra terminale". Ogni anno è così, si aprono le previsioni per il prossimo anno.

6. Non bisogna deframmentare

Uno dei miti più difficili da abbattere. Ne ho già parlato in passato ma vale la pena ripetere che un File System senza frammentazione non esiste: è un mito molto simile a quello del moto perpetuo.

7. È immune dai virus

Verissimo. In base alla mia esperienza il numero di virus per una piattaforma è una percentuale, piccola o grande a piacere, del software che gira su una certa piattaforma. Proporzionale poi alla "popolarità" della piattaforma. Con una penetrazione del mercato desktop del 0.63% c'è qualcuno che si aspetta che l'hacker Cinese, intenzionato a carpire soldi e segreti industriali, scriva malware per Linux?

Qualcuno poi confonde questa caratteristica con il concetto di sicurezza intrinseca della piattaforma. Ho già ampiamente parlato di questo in passato, non intendo ripetermi. Aggiungo solo un link a questa pagina molto bella da una altrettanto bella guida chiamata "Linux per Futili Motivi HOW-not-to".

 

Enjoy: è un post tombale, piano con i commenti Smile

-quack