A Ovest Di Paperino

Welcome to the dark side.

Cortesia

Nel paese del Customer Service in maiuscolo ogni tanto qualche maleducato lascia interdetti.

PREMESSA: ho palesemente *ma non volutamente* violato i ToS del precedente hoster.
ALTRA PREMESSA: l’hoster ha applicato i termini del ToS alla lettera un paio di volte e ieri in maniera più drastica.

LA STORIA:
Questa è una piattaforma fatta in casa, alla quale mi son sempre dedicato per divertimento. Ad un certo punto volevo provare del codice ASP.Net 4.0 ma godaddy che è uno dei più grandi ed affidabili WebHoster al mondo non aveva ancora deciso di supportare questa nuova versione. Mi son guardato in giro ed ho scoperto, su suggerimento di un paio di amici, ASPNix.com. Bontà loro è uno dei pochi provider al mondo che in shared hosting supporta la modalità full-trust che in un paio di esperimenti mi è tornata più che utile. Visto che offrono una modalità trial gratuita senza limiti di tempo ho spostato ivi un secondo sito web, poi contento della bontà vi ci ho spostato anche il luogo di perdizione. Nella pagina dedicata al trial hosting è scritto a grandi lettere che cercare di fare i furbi ed ottenere più di un account gratuito avrebbe portato alla terminazione di tutto gli account: non sono un furbo, ho pensato di agire in maniera onesta quando ho deciso di aprire un secondo account a pagamento tenendo in vita il primo account gratuito. In realtà avrei dovuto leggere attentamente il contratto (chi lo fa? Queste cose sono così standard) che vieta l’uso del free hosting in concomitanza con un account pagato. Già in precedenza qualcuno ricorderà che il sito è stato “spento” – senza warning – per eccesso di uso di CPU; in quel caso ho promesso di risolvere la situazione e mi hanno rimesso di nuovo perfettamente online. Un paio di giorni fa hanno invece deciso di segare completamente l’account gratuito: di nuovo senza nessuna ammonizione in quanto hanno arbitrariamente deciso che volevo fare il furbo e per tanto hanno deciso di cancellare tutti i dati ad esso connesso. Me ne sono accorto solo casualmente diversi giorni dopo.

Ho cercato di contattare il loro customer center, sia online che telefonicamente. Quello online era “rotto” (forse lo è ancora) dando un errore nonostante risultasse online. Le chiamate al supporto telefonico, che dopo due minuti e ventuno secondi di “disco la preghiamo di attendere in attesa” vengono dirottate alla segreteria, non hanno prodotto nessun risultato nonostante avessi lasciato ben due messaggi. Solo dopo tre giorni di tentativi online sono stato in grado di parlare con qualcuno che mi ha spiegato che – avendo violato il loro ToS agreement – il sito è stato zappato in applicazione di quanto scritto. Nel paese del customer service a tutti i costi in cui i commessi sono capaci di vendere anche solo la scarpa destra per accontentare i clienti, essere trattato come un imbroglione mi ha fatto inca**are come una bestia. In meno di poche ore ho migrato il sito a GoDaddy, chiuso il vecchio account e salutato con “Goodbye and thanks for all the fish”.

L’incredibile conversazione in cui il tecnico ha equiparato la mia esperienza a quella di uno che compra un biglietto per le giostre e si fa male (magari perché il gestore lo prende a fucilate) ha dell’allucinante. Per pubblico lubidrio l’ho registrata qui.

Scrivo questo post in quanto spero apra gli occhi a qualche amico cliente di ASPNix.

-quack