Blast from the Past
Il film omonimo racconta la storia di un ragazzo cresciuto per 35 anni in un rifugio anti-atomico in quanto i suoi genitori scambiano un piccolo incidente aereo per un attacco nucleare durante gli anni della guerra fredda. Una delle figure cruciali è il padre paranoico che, scoperta la verità, non si arrende al fatto che la realtà è ben diversa da quella immaginata nel bunker e che la guerra fredda è finita da un pezzo.
Di personaggi così anacronistici ce ne son tanti: Fidel Castro o il nostro amatissimo Bertinotti (l’unico comunista al mondo con cappotti di cashmere e la ‘r’ moscia). E restando in campo informatico il mitico Richard Stallman, gran Visir delle cicale.
Mentre lui dichiara guerra a zanzare e moscerini come nel mitico film Due Mafiosi contro Goldginger, il resto del mondo, quello che lavora, continua a produrre trattati di pace su trattati di pace.
E se per i due capi politici ormai nel dimenticatoio trentacinque anni non sono neanche bastati, mi rimane da chiedermi se per Stallman in un arco di tempo equiparabile arriverà prima l’oblio o il successivo gradino di illuminazione. Si aprono le scommesse, è lunedì e mi sento cattivo.
-quack