Diritto di voto... magari!
Beppe Grillo oggi riporta la lettera di un Italiano residente in Inghilterra a cui quasi sicuramente sarà negato il diritto di voto (sono dubbioso in quanto so che i nostri consolati leggono spesso la stampa, i blog, le rubriche, ecc.). Immediatamente penso: beato lui! Se fate una ricerca qui con le parole "Consolato San Francisco" (Consolato da cui la mia famiglia dipende) avrete modo di leggere storie dell'orrore degne del migliore Edgar Allan Poe: questo nonostante nel Consolato ci lavorino tantissime persone di buona volontà che seriamente ce la mettono tutta per venire incontro alle esigenze dei cittadini come noi, impigliati all'estero tra alcune maglie della burocrazia Italiana (e pensare che fossimo riusciti a scapparne!). Di fronte storie come queste, dovute sicuramente alla quantità di territorio che il consolato ricopre, quella di non poter votare sembra quasi una liberazione. E parafrasando Nicola Lorusso (Diego Abantantuono), nel film Mediterraneo, potrò dire anche io: «così non potranno dire che ero loro complice!»
Quack!
P.S.: Ho avuto modo anche io di incontrare personalmente (a sottolineare che non riporto per "sentito dire") il ministro Stanca insieme ad altri colleghi Italiani qui a Redmond. Alla domanda di un collega "Possiamo sperare un giorno di poter tornare a lavorare in Italia" la risposta è stata qualcosa sul tono "ma cosa tornereste a fare in Italia" (C'era anche Federico Rampini che ha riportato un articolo su Repubblica dedicato a questo incontro)