Dotti medici e sapienti
ICI e Vaticano: mettiamo da parte completamente il fatto di chiedersi se sia giusto o meno che la Chiesa paghi, quando paghi e per cosa paghi, sarebbe un argomento politico e questo un luogo di perdizione.
Parliamo invece di quei dotti, medici e sapienti che di fronte alla parola esclusivamente ci hanno spiegato che ma no, non è così, ecc. ecc.
Qualcuno ha introdotto il discorso con “io non sono cattolico, ecc., però, … blah blah blah voglio fare informazione blah blah blah, ecc. il trucchetto della cappella non è possibile… blah blah blah”. Per spiegarci che questa storia fondata sull’esclusivamente è tutta una favola. Come se non essere cattolici fosse condizione necessaria e sufficiente sull’uso imparziale della ragione.
Il tutto ovviamente è dal punto di vista logico, inteso come termine esclusivamente scientifico, estremamente debole.
Se l’esclusivamente-cappella è una favola, di cosa vuol discutere oggi il cardinale Bagnasco? Non si capirebbe.
Se l’esclusivamente-cappella è una favola, perché il capo del Governo Italiano ha detto che “non si è posto il problema” visto che il problema, per l’appunto, non dovrebbe essere neppur esistente?
Se l’esclusivamente-cappella è una favola, non sarebbe più facile dimostrare che l’albergo delle brigidine in Piazza Farnese a Roma paga l’ICI come tutti gli altri alberghi o in alternativa che si tratta di un luogo di culto dove la gente si ferma a dormire dopo tanto pregare?
Ripeto, non mi interessa cosa sia giusto o meno. Mi interessa capire una cosa: di cosa stanno parlando questi dotti, medici e sapienti? Così, usando la Logos aristotelica per contrappasso.
-quack