A Ovest Di Paperino

Welcome to the dark side.
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Ebay folliees

La fauna di Ebay meriterebbe uno dei servizi super approfonditi di Super Quark. Il fatto: ho deciso di fare un ‘downgrade’ e di mandare in pensione il Dell Studio per un più compatto supersubnotebook, l’Acer Ferrari One. Una scelta ponderata a lungo, è il mio primo PC basato su processore AMD in più di 5 anni; l’ho provato durante un pellegrinaggio e mi è sembrato decente, con l’unica nota stonata un prezzo troppo alto (si paga il logo del cavallino rampante e a me assolutamente non piace; anche se tra il cavallino e una mela mozzicata preferisco il primo con diversi ordini di grandezza).

Acer Ferrari One

Ho avviato una caccia su ebay sperando di approfittare del Bing Cashback che, se si acquista da privati con la formula “Compralo Subito + Paypal” restituisce immediatamente l’8% del prezzo di acquisto. Peccato solamente che il programma verrà cancellato il 30 Luglio.

Detto fatto ne ho comprato uno per un prezzo che anche AnandTech ha definito “giusto”. Il venditore assicurava di averlo tenuto solo un paio di giorni e di aver deciso di rivenderlo in perdita in quanto dispiaciuto dallo schermo. La cosa mi è sembrata decisamente sospetta considerando che si può praticamente restituire tutto. Non ci ho fatto caso più di tanto in quanto in alcuni casi la penale potrebbe rendere la restituzione meno conveniente. Il venditore assicurava che ci stava perdendo e che “my loss is your gain”.

Dopo alcuni giorni arriva a casa il gingillo. Lo accendo e sullo schermo appare una bella banda nera verticale larga un centinaio di pixel. Ho pensato di aver avuto il pacco, ma il venditore mi ha assicurato che le foto che aveva scattate erano genuine, ecc. ecc. e che avrebbe ripreso indietro il laptop senza problemi. Mi metto l’anima in pace nel vedere l’affare sfumare, dopo qualche ora l’accendo e il problema è completamente sparito: penso che le basse temperature della stiva di un aereo possano aver creato la singolarità, ricontatto il venditore che mi dice di godermi il portatile ripetendo la cantilena “my loss is your gain”. Salvo poi scoprire che il problema si ripresenta in qualche altra sparuta occasione e che basta mettere il portatile in sleep e riaccenderlo per vederlo scomparire. Comincia a mordermi un altro sospetto: che il problema sia in un certo qual modo software, anche se la banda nera è visibile persino durante il boot. Una piccola ricerca su aggiornamenti del firmware e il nuovo 3110 dieci fiammante riporta la dicitura “Fixes CMO LCD garbage issue”. Bingo!

Dopo qualche giorno scopro un altro problemuccio ancor più fastidioso: se la batteria non è completamente carica il laptop passa, durante usi più intensi tipo scrolling di una pagina web, dallo stato “alimentatore connesso” allo stato “alimentatore disconnesso” con conseguente cambio della luminosità del display. Ricontatto il venditore che mi dice di non aver notato questo problema nei due o tre giorni in cui ha avuto il laptop in possesso, ecc. ecc. Chiamo l’assistenza Acer che mi spiega che il laptop in realtà non è stato venduto nuovo ma “ricondizionato” da una certa azienda Pinco Pallo e di chiedere a loro assistenza. Chiamo Pinco Pallo e scopro che il laptop è ancora in garanzia anche se è stato venduto a metà Aprile: alla faccia del “l’ho tenuto solo per un paio di giorni”. Spiego il problema, gli dico che sono un “tecnico” e gli ipotizzo che potrebbe essere un problema dell’alimentatore: loro suggeriscono invece un problema alla scheda madre visto che senza batteria o senza alimentatore tutto funziona alla perfezione. Mi dicono che devo spedire il portatile a loro ma che purtroppo non hanno un altro Acer Ferrari e mi offrono un upgrade ad altri modelli. Mi svelano il prezzo a cui è stato venduto che è molto più basso di quanto ho finito di pagare e cominciano a girarmi certi attributi molto pericolosamente. Insomma il venditore mi ha mentito su molti aspetti, ci mettiamo d’accordo per la restituzione e lui mi fa una contro-offerta: ridurre il prezzo per venirmi incontro e darmi la possibilità di comprare un altro alimentatore visto che io sono ancora convinto che il problema risieda lì. Mi ripete che con questo sconto finisce addirittura per perderci per davvero (ma va? Ma vaff…). Stavolta accetto, il prezzo mi sembra alla fin dei conti decente e un paio di giorni dopo appare la recensione di AnandTech: parla di un alimentatore da 65W probabilmente sottodimensionato visto che la batteria si carica molto lentamente. Guardo il mio e scopro 19V x 1.57A che fanno in tutto 30W. Sinceramente non mi va di chiamare Pinco Pallo visto che ci metterei più tempo a spiegare l’inghippo che a comprare un alimentatore da 90W compatibile sempre su Ebay (9$ in tutto). Così faccio fino a quando arriva un pacco che è molto più grande di un alimentatore.

Scopro che Pinco Pallo mi ha mandato un altro Ferrari One in sostituzione, anche stavolta con un alimentatore da 30W. Stavolta li chiamo, mi mandano una affrancatura prepagata per rispedire il laptop e verificano che effettivamente quelli da 30W non sono gli alimentatori giusti. Dopo pochi (?) giorni arriva anche il novanta watt ed effettivamente il problema scompare.

Una storia assurda per:

  • l’eccesso di zelo di Pinco Pallo; ho il laptop ancora qui con me (sto aspettando che passi il postino interno per consegnarlo a mano), sono passati svariati giorni dall’ultimo contatto con loro e sembrano persino poco interessati a riavere il gingillo
  • la scarsa integrità del venditore; ha mentito sulla data di acquisto, le condizioni dell’oggetto e persino sulla presenza di problemi. In due mesi è statisticamente impossibile che non si sia accorto dell’alimentatore sottodimensionato o che non abbia mai visto la banda nera sullo schermo. Chissà cosa sperava.

Morale della favola: stare alla larga da chiunque includa la frase my loss is your gain nella descrizione di un articolo usato. Anche se alla fin fine sono comunque estremamente soddisfatto del downgrade.

-quack