IR Blasting
C’era una volta il TiVò versione 1.0, ma per capire meglio la questione devo spiegare come funziona, in grossa parte del territorio ammerigano, la TV via cavo.
In origine era tutta analogica e praticamente in chiaro. Poi sono arrivati i canali “plus” criptati alla meno peggio (il video era un’immagine in negativo) e ci si comprava un affarino da pochi dollari che faceva la decriptazione.
Poi sono arrivati i canali digitali, quello che in Italia si chiama digitale terrestre. L’unica differenza è che il segnale viene distribuito via cavo anziché via etere, ma pressapoco il resto è uguale. Per guardare la TV c’era bisogno della box (il sintonizzatore) che aveva l’output analogico e non criptato. La TV è diventata praticamente un monitor di bassa qualità “sintonizzata” (e in realtà senza dover sintonizzare più niente) sull’ingresso ausiliario, quello per intenderci usato da VCR e console.
Per cambiare canale bisognava usare il telecomando del sintonizzatore ed ogni provider aveva il suo. Al tempo stesso i canali venivano distribuiti molto spesso in entrambe le versioni: analogiche e digitali.
Il TiVò era un videoregistratore avanzatissimo, capace di sintonizzare i canali analogici come i VCR tradizionali. Ma supportava anche i canali digitali, attraverso la tecnica dell’emulazione del telecomando: quando doveva cambiare canale, tramite un diodo emitter all’IR, simulava la sequenza di impulsi proveniente dal telecomando. Una tecnica abbastanza smart ma con le seguenti limitazioni:
- era necessario costruire un database contenente tutte le possibili configurazioni delle sequenze IR usate dai sintonizzatori digitali
- bisognava lasciare all’utente la responsabilità che scegliesse l’emulazione corretta affinché il cambio dei canali avvenisse in maniera corretta
- last but not least, si era in balia di un meccanismo intrinsecamente senza feedback. Una volta inviato il comando, non c’era nessun modo affidabile per capire se il comando fosse stato ricevuto con successo
Delle tre, l’ultima è una limitazione insormontabile. Sulla rete giravano informazioni su come aumentare l’affidabilità, ma c’era anche l’eco delle urla di chi si ritrovava abbastanza spesso con la registrazione del canale sbagliato. Magari uno spezzone di predicatore americano al posto di CSI:Miami, non proprio uno scambio decente.
I produttori di sintonizzatori, Motorola in primis, decisero di introdurre una porta firewire che fosse bidirezionale. Quando andava male ed il canale era criptato, poteva essere usata almeno per comandare il cambio di canale. Quando andava bene vi ci usciva segnale televisivo in alta qualità digitale.
Nel mondo mediacenter MS cominciarono a fiorire plugin che permettessero l’uso di questo espediente e la vita torno a sorridere. Ma non bastava.
Su pressione di chi come MS pensava si potesse offrire un servizio migliore, cominciarono a spingere i provider ad adottare uno standard “aperto” che permettesse, fatto salve certe condizioni a contorno (HDCP), di usufruire in maniera “nativa” del segnale TV limitando il compito dei provider a quello di fornitori di bit anziché spacciatori di HW di bassissima qualità (uno scatolotto Motorola con il semplice compito di sintonizzare/decriptare occupava un volume molto più grande dei più grandi lettori DVD dell’epoca). Nacque CableCard, ovvero il modello GSM/SIM ma in versione più “paranoica”. Questo accadde più di un lustro fa.
Poi ci sarebbe la questione digitale satellitare, ma più o meno ricalca in maniera parallela quanto detto sopra, semplicemente anticipandone i tempi.
21 Maggio 2013: viene presentata la nuova XBOX. Qualcuno, come me, si aspetteva seriamente la possibilità di un accessorio CableCard; non dico integrato nel sistema in quanto non è uno standard “universale”, ma almeno con lo status di accessorio. Ovvero un sintonizzatore (DT, satellitare o checchessia) che “parli” con la console e svolga i due compiti di cui sopra, sintonizzare e decriptare; magari con uno standard semi-aperto in modo che chiunque, pagando licenza, potesse sviluppare il proprio per il paese di destinazione. Invece no, hanno reinvetato il passthrough (seppur HDMI) e l’IR blasting! Eppure la console avrebbe, con i suoi diversi modi di consumo, tutte le carte in regola per soppiantare l’obsolescente Mediacenter.
Ma come ci si fa a fidare ancora di questi signori?
-quack