L’inevitabile decadenza del software
Mi piace Google Chrome perché semplice, pulito, pochi fronzoli e ha un Sync decente. Vero fino all’altro giorno, quando i bookmark del PC dell’ufficio non si sincronizzavano più. Non ci ho fatto caso più di tanto poi oggi, incuriosito, guardo i settings:
“Sync has been stopped via the Google Dashboard.”
Probabilmente da quel momento nel passato, quando la batteria del telefono era molto scarica e mi serviva tenerlo in vita, in cui ho disabilitato temporaneamente la sincronizzazione.
Clicco il pulsante advanced settings e mi porta su una pagina in cui devo fare il login con le credenziali Google. Fatto il login la pagina si chiude nel nulla.
Riclicclo il pulsante advanced settings e non accade nulla.
Da buon software engineer, “esco ed entro” dal programma. Niente tranne una voce che dice “manage sync via the Google Dashboard” che non porta a nulla. Noto un’altra voce “riavvia il browser in modalità Windows 8”. Fatidica curiosità: clicco e Chrome si chiude. Non riappare niente. Clicco l’icona sulla taskbar (che nell’ultima versione si è aggiunta da sola violando le policy di Windows) e niente. Riclicco e rieccolo.
La sincronizzazione riparte, ma al contrario. Ovvero i nuovi bookmark spariscono.
Domanda: a che serve rilasciare la versione 26 con tutti i fronzoli quando la versione 5 funzionava benissimo? Persino Chrome, che ha il vantaggio di avere una legacy praticamente nulla, decade molto in fretta.
C’est la vie.
-quack