A Ovest Di Paperino

Welcome to the dark side.
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Meeting a reazione

Reazione a catena

Cosa c'è peggio dei meeting a pettine? Quelli a reazione!

Funziona così: un evento esterno, di solito molto piccolo, scatena il primo meeting. Tutti pensano che è una buona idea ed al meeting viene invitato un numero congruo di persone (mai meno di venti). Durante il meeting ognuno dice la sua ma il meeting - in tutta la sua maestosa durata di almeno tre lunghe ed estenuanti ore - porta sul tavolo tante idee che purtroppo il meeting non consente di analizzare a fondo (che peccato!). A questo punto la reazione comincia: sembra sempre un'ottima idea quella di delegare a dei volontari l'organizzazione di altri meeting satellite in cui sviscerare le varie idee, ecc. ecc. ecc. La reazione è cominciata e spesso in ciascuno di questi meeting satellite si decide che è necessario rivedersi almeno un altro paio di volte, in un'ora si può fare poco, ecc. ecc. ecc. Altri meeting finiscono sul calendario, la produttività diminuisce. Questo a sua volta mette a rischio la scadenza più vicina (giuro che è successo!) e chi gestisce il prodotto ovviamente vuole vederci chiaro: status meeting ogni due giorni per non rischiare. Il tutto potrebbe esplodere se non ci fosse l'elemento di controllo: il sottoscritto è uno di quelli; il mio compito segreto - oltre a quello di ridurre gli attriti intra-meeting al minimo per puntare a minimizzarne durata e numero - è quello di bloccare il perpetuarsi della reazione. Le mie tecniche sono alquanto variegate e come tali non possono essere spiegate nei confini di questo post.

-quack

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