No DRM??
Devo ammettere che io non sono un fan di contenuti protetti dal DRM. Infatti il mio shopping si è limitato ad una sola canzone, per provarne più che altro l'ebbrezza... Il motivo che mi spinge a tale antipatia è più che altro il fatto che - un potere restrittivo così grosso - può essere sfruttato male e l'industria dei contenuti ha dato prova in passato di muoversi sempre in questa direzione (mi chiedo: perché non posso vedere alcuni film di Totò - prodotti per region 2 - sul mio lettore DVD senza fare strani magheggi; oppure perché EA si ostini a regionalizzare la versione italiana di Fifa Soccer, e via dicendo). Pur però avendo questo atteggiamento di avversione, non riesco a capire la posizione di chi il DRM lo vorrebbe controllato - o magari vietato - per legge. Si vorrebbe quindi che i contenuti fossero tutti liberi, anche quelli che non ci appartengono: no DRM quindi diventa lo slogan per libertà di crackare, magari solo verso chi ci è antipatico (tempo addietro Real Network fece il reverse engineering di FairPlay per vendere sul loro portale canzoni per IPod e fare così concorrenza ad ITunes, che detiene un monopolio de facto. Ricordo che la quasi totalità dei Mac-fan si schierò contro questo tentativo di "aprire" il DRM - un DRM considerato "buono" perché permissivo, ecc. ecc.)E allora che fare? Semplice: se un prodotto non ci piace, non compriamolo. Se il CD installa un rootkit, boicottiamolo (e qualcuno in un recente passato ha ammesso che il danno di immagine di un tale boicottaggio è stato molto grande ed ingiusto). Se un cantante si lega ad un'etichetta che ci impedisce di ascoltare le sue canzoni come ci pare a noi (su CD, su MediaCenter, su IPod, su Zen, su computer, ecc. SENZA dover ricomprare più volte lo stesso contenuto!), boicottiamolo. Pretendere (in questo caso di poter sempre crackare i contenuti) secondo me è sempre sbagliato ed è comparabile con il vandalismo. Ci si deve quindi adoperare affinché del DRM non se ne faccia uso sbagliato e non impedire completamente che venga implementato. E su questo, come già detto in precedenza, sono totalmente d'accordo con Linus Torvalds.