Open Source Economy
In questi giorni infuria una polemica interessante: Banshee è un player musicale che permette di comprare canzoni in MP3 dallo store di Amazon. Grazie al sistema dei referral, ovvero la gente compra una canzone via Banshee e a Banshee/Gnome/chi per lui viene corrisposta una percentuale della transazione, è possibile far cassa anche con un prodotto distribuito gratuitamente (non è una novità) e open-source/GPL. Quelli di Ubuntu, che non fanno che prendere codice in giro, compilarlo, impacchettarlo e tante altre belle cose, hanno pensato che – rispettando tutti i vincoli legali che accompagnano la licenza – di cambiare il codice di Banshee quanto basta per dirottare gli introiti verso Canonical che tra l’altro incassa percentuali anche tramite il music store UbuntuOne. Per Banshee/Gnome viene riconosciuto un gettone pari al 25%.
(fonte)
Andando al sodo: tutto questo è perfettamente lecito anche se non molto eticamente corretto. La domanda da un milione di dollari è: tutto ciò è anche ampiamente prevedibile, perché tanto “clamore”? Ci si aspettava davvero qualcosa di diverso? Un’azienda che mercanteggia in Open Source è tenuta a rispettare standard etici più elevati della concorrenza?
La mia curiosità è sincera, spero che si intavoli una serena discussione senza derive trollesche.
-quack