Payback day
Sarò cattivok.
Premessa: è un periodo un po' loffo che segue il ritorno dalle vacanze. Che ha raggiunto l'apice della loffaggine quando la formichina ha avuto un paio di settimane fa un incidente mortale con la FormiCarTM[1] #1: loffo ma non tragico perché il danno è stato per fortuna solo materiale e ci ha dato la possibilità di fare l'upgrade alla FormiCarTM #2 ad un prezzo di molto inferiore a quello di mercato con la complicità della dea bendata. Ed oggi, ascoltando i versi del Liga (cosa vuoi che sia? Passa tutto quanto, basta un po' di tempo e ci riderai su), quasi mi son commosso. Per fortuna è arrivato Beppe a portare un po' di buon umore! Premessa finita, un po' di sana meritata cattiveria.
Sul lavoro le cose volgono finalmente per il meglio, seguirà un post più dettagliato a riguardo. Ma oggi gioisco perché la legge del contrappasso esiste e non è un'esclusiva dell'oltretomba dantesco: lo so, avevo promesso di non parlarne nel post precedente, ma alcune discussioni lette su altri blog mi hanno fatto davvero rivoltare sulla sedia dalle risate. Su tali luoghi di perdizione mi ha più che sconvolto leggere post di gente pronta a minimizzare un baco di "data loss" (a tal gente vorrei caldamente consigliare una lettura: Oh my bug!). Ho letto - incredulo e commosso - persino che la colpa è del protocollo SAMBA; a cui a questo punto c'è da aggiungere la colpa degli HDD esterni, delle chiavette USB e non per ultimo Turing stesso. Invece a quanto pare, un'analisi delle API del File System fa sospettare anche me che siamo davanti alla piccolissima punta di un iceberg. Questo paragrafo la dice tutta:
Cutler's system - like all systems worthy of the name - performs a lugubrious number of 'sanity checks' on operation requests. It can't allow 'cyclical' operations which would end up consuming the entire hard drive; it can't allow files and directory hives to be copied into/onto themselves; and so forth.
Try any of that on a Windows box and Cutler tells you where to get off. But in the world of Apple there is no sanity checking whatsoever: any line of rogue code in any program written by any programmer in the world can contain a bug that hoses the entire system. And that bug can be prevalent or latent and only once in a great while manifest itself. And users can go on for the longest time blissfully unaware.
Non posso verificare direttamente, mi piacerebbe tanto farlo, ma se fosse vero altro che baco, altro che showstopper! Ad occhio e croce mi sembra una ingenuità ben peggiore di quanto affliggeva Windows NT 4.0 pre-SP1, quando invocare una API con parametri invalidi generava un BSOD (nessuna distruzione di dati): peccato che da allora siano passati "solamente 12 anni"!
Per non parlare poi di quanta tenerezza (sento una lacrimuccia rigare il mio viso) mi ha suscitato leggere questo commento:
ora sposto sempre con copia, poi cancello a mano
E a questo punto perché fidarsi del comando "copia"? Meglio aprire due editor esadecimali e copiare a mano il contenuto!!
Evito di infierire sul fatto che qualcun altro abbia pubblicamente sostenuto che - siccome nonostante la dicitura "blocca tutte le connessioni" - il firewall lasci passare connessioni a "servizi di sistema", il baco sia nella "dicitura" e non nel firewall stesso. Come se - una richiesta di password che accettasse qualsiasi input come buono - sia un «baco nella dicitura "password"».
Roba da cabaret, ha ragione Mary Jo.
-quack
P.S. domanda: ma non sarebbe stato meglio se i soldi spesi nella più stupida campagna di marketing che abbia mai visto fossero stati investiti in «software engineering»?
[1] Nome inventato da Beppe