Projects
Se c’è un prodotto Microsoft che ispira sentimenti esacerbati di odio e di amore è MS Project.
Lo scopo del prodotto è di aiutare a gestire lo schedule di un progetto: task, risorse, costi, dipendenze e scadenze. Il problema è che l’uso di base del prodotto richiede training avanzato. Quelli che come me il training avanzato non se lo possono permettere campano di workaround. Un workaround tipico è l’introduzione di dipendenze artificiali al solo scopo di assicurarsi che una persona non sia assegnata a due task contemporaneamente: MS Project se ne accorge e ti dice guarda che Tizio è impegnato per più di 8 ore al giorno (se i task sono due si arriva alla schiavitù da 16 ore al giorno; se i task sono tre o più si arriva all’effetto Matrix: cavo di rete pluggato direttamente in quella parte anatomica). C’è ovviamente l’opzione di normalizzare lo schedule sulla base delle otto ore giornaliere ma vederla all’opera da la stessa impressione di dire a Word con un singolo comando “correggi tutti gli errori che ci sono nel documento come meglio credi”. Letteralmente pauroso, al punto tale che il progetto non si riconosce più: qualcuno, prima di premere tale tasto, fa una copia di backup come si usava fare a mano con i Word Processor nell’era precedente all’AutoSave.
Oggi mi è stata chiesta una data che era ovviamente documentata in un file project. La mia risposta: MS Project afferma che è il 26 Giugno. La risposta di tutti: OK, abbiamo capito.
Vabbé è ora che trasformi l’energia negativa di questo lamento in uno studio approfondito di come funziona MS Project. Chissà che diventi uno di quei convertiti che quando passa da un prodotto alla concorrenza si traveste in venditore porta a porta di nuove Verità.
-quack