Spegnere o non spegnere?
Questo è il dilemma.
Leggevo su PuntoDiVista un post che indica come cambiare le impostazioni di default del "pulsante" di spegnimento; e mi son chiesto: perché la gente vuole "spegnere" il PC?
Mi spiego meglio: una delle features che più avevo atteso in Windows 2000 era la possibilità di fare hibernate. L'ibernazione è quella feature che salva lo stato del PC (RAM, processore, IRQs, etc.) su un file che all'accensione ci farà sembrare tutto così come era prima. Da quando è stata inventata a feature di "ibernazione" io non ho mai più spento (leggi: shutdown) il mio PC se non per casi eccezionali (hardware upgrade, windows update, ecc.). Fino ad XP però l'ibernazione non era abilitata di default né era il metodo "preferenziale" di spegnimento. Col tempo la tecnologia è migliorata e l'integrazione tra hardware e software ha permesso un'ulteriore innovazione in Vista: «il sonno ibrido».
In questa pagina cortesia di Intel sono indicati tutti gli "stati" di alimentazione (che vanno da S0 completamente acceso a S5 completamente spento). Lo stato di «sonno ibrido» corrisponderebbe ad una via di mezzo tra S3 ed S4. S3 è lo stato cosidetto di sleep in cui tutta la circuiteria hardware è senza alimentazione ad eccezione della RAM: questo permette una accensione ultrarapidissima (sotto la manciata di secondi) bilanciata ad un consumo molto basso. Lo stato S4 è quello dell'ibernazione: la memoria viene appunto scaricata anch'essa in un file e all'accensione il sistema operativo si occuperà di ricaricarla richiedendo una quantità di tempo non indifferente (tempo di boot/bios + tempo di caricamento da disco in memoria). La differenza tra lo stato S4 ed S5 è puramente "software" nel senso che l'ibernazione è implementata dal SO: all'accensione infatti il BIOS si comporta come se fosse una vera e propria accensione "da spento" (POST, controllo della RAM, lancio dell'OS, ecc.). Dal punto di vista dell'esperienza dell'utente, a parte i tempi di caricamento, la differenza tra S3 ed S4 è nulla: l'utente si ritrova il desktop così come l'aveva lasciato. Il problema dello stato S3 è relativo a cosa accadrebbe se il PC non fosse più alimentato (calo di tensione, qualcuno tira la spina, ecc.): si otterrebbe la stessa cosa che si ottiene spegnendo il PC a crudo. Di qui l'idea - se mi è concesso geniale - dello stato ibrido. Al momento dello spegnimento la RAM viene copiata su file come se fosse una ibernazione ma dal punto di vista elettrico il PC viene messo nello stato S3. Se la corrente va via, il sistema operativo si occuperà di fare il boot come se il pc fosse stato ibernato, altrimenti il processo di accensione segue la via molto più veloce dell'accensione da sleep. Il migliore dei mondi possibili.
Lo stato di sleep era già stato implementato ai tempi di XP ma purtroppo una politica di gestione dei power modes che dà troppo potere agli applicativi (che sullo sleep hanno diritto di veto) ha reso lo stato di sleep in XP un terno al lotto. Con Vista tutti power modes sono stati ridisegnati e la novità principale è che i programmi hanno due secondi di clean-up time (i casi in cui un programma deve fare qualcosa per reagire allo sleep sono rarissimi) e alla fine dei due secondi il PC è già in fase di spegnimento.
C'è da aggiungere che nei portatili lo stato ibrido non è attivo di default; il motivo è banale: essendo di solito alimentati da batteria che funge da alimentazione di backup, non si corre il rischio di cadute di alimentazione. Quando la batteria raggiunge livelli critici il laptop si accende brevemente per passare a S4. Purtroppo rimuovere la batteria non attiva automaticamente lo sleep ibrido.
Una nota ecologica: lo stato S3 di sleep consuma davvero pochissimo mentre l'ibernazione dal punto di vista ecologico è praticamente identica a tenere il PC spento. Il fatto che il PC si accenda molto velocemente mi ha spinto a spegnerlo più spesso di prima (PC lasciato acceso durante la pausa pranzo).
Infine una mia curiosità: sento sempre più sovente usare la parola "spengere" come equivalente di "spegnere" anche da giornalisti non toscani. Che l'Italia si stia Toscanizzando?
-quack