A Ovest Di Paperino

Welcome to the dark side.
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Tagging

Quando è saltato l’hard disk del mio mediacenter ho perso qualcosa di molto prezioso: il tempo che avevo impiegato nel taggare gli MP3 della mia collezione in maniera precisina precisina. Non tanto perché mi piace essere pignolo, ma perché l’interfaccia di Windows Media Center è molto basata sui tag.

Uno di questi tag, che quasi tutti i software che permettono di gestirli sembrano considerare di secondaria importanza, è quello che va sotto il nome di ‘album artist’. Qualcuno potrebbe chiedersi di che differenza ci sia tra ‘artist’ e ‘album artist’ ma la risposta diventa banale quando si prendono in considerazione le famigerate compilescion: chi ricorda quella con gli schiaffi? . In media center infatti è possibile vedere gli album in base al cantante ma in caso di compilescion formata da diversi cantanti/gruppi musicali, sotto quale dei tanti inserire l’album?

Windows Media Center perciò usa il tag ‘Album Artist’ per indicare questo raggruppamento. Per le compilescion diventa quindi sensato usare ‘AA.VV.’ come album artist. Il problema è che non tutti i software di ripping sono nati uguali, non tutte le compilescion sono vere compilescion, ecc. Tocca quindi ripassare i tag con qualche tool apposito. E magari per pignoleria cambiare anche il nome del file/folder (a me piace il formato: <Artist>\<Album>\<track> - <titolo>). In passato remoto ho provato tanti tool (gratuiti, shareware, commerciali, ecc.) ma il migliore di tutti è sempre risultato Tag&Rename giunto alla versione 3.5. Però ho sempre avuto il sospetto che qualcosa di gratuito che facesse bene queste due cose (taggare e rinominare).

Ho deciso di provare The GodFather, grazie anche al suggerimento di ELF, che non mi ha mai ispirato forse per il nome. Sono rimasto piacevolmente sorpreso nello scoprire che in effetti la versione 0.70 di GodFather fa (quasi) benissimo entrambe le cose. Avrei tolto il quasi se il supporto per ‘album artist’ fosse stato più diretto: è possibile visualizzare/modificare un sacco di tag inutili, ma non ‘album artist’; tra le opzioni c’è la possibilità di copiarvici il valore di ‘artist’, ma nel caso delle compilescion questo non basta. Non mi sono scoraggiato più di tanto però perchè ho scoperto che The GodFather supporta un linguaggio di scripting Pascal/Delphi-based e creare uno script al volo è stato un gioco da ragazzi. Se non fosse per l’interfaccia di tag dall’usabilità un po’ convoluta, il tool sarebbe pressocché perfetto, nonostante sia datato 2005 (chissà perché si è fermato).

Ravanando sul forum di The GodFather ho scoperto però un altro tool, altrettanto potente e ricco di opzioni, che si chiama MediaMonkey. Dai primi esperimenti che ho fatto è il tool definitivo per il tagging: meno convoluto di The Godfather, a tratti molto semplice da usare (il tool di riferimento rimane Tag&Rename). MediaMonkey è disponibile in due opzioni, Free e Gold ma sinceramente già le opzioni inlcuse nella versione free (masterizzazione, ripping, ecc.) sono border-line bloatware.

Giudizio finale: sono definitivamente da provare tutti e tre. Ma io a questo punto mi accatterei MediaMonkey.

-quack