A Ovest Di Paperino

Welcome to the dark side.
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Automobilisti del Nord West

Guidare a Seattle non è come guidare in nessun’altra parte del mondo per quanto riguarda la fauna automobilistica e questo è dovuto essenzialmente a quattro fattori:

  1. il cambio automatico, molto popolare in America. Chi guida il cambio manuale è considerato esemplare da museo (vedasi sottoscritto)
  2. il livello di melting pot: si dice che Seattle sia una delle città più eterogenee di tutti gli Stati Uniti a livello di provenienza geografica dei suoi abitanti; probabilmente quindi anche di tutto il mondo
  3. il livello di geekness: la concentrazione di geek “puri” a Seattle, ovvero di gente incapace di sostituire una ruota di scorta, è una delle più alte del mondo
  4. l’aria generalmente rilassata e cool se confrontata con la frenesia di altre metropoli (Los Angeles, Seattle).

Il risultato è un campionario di manovre e situazioni automobilistiche altrove impensabili. Questi alcuni stereotipi che ho individuato:

Gli accodati: quasi tutte le strade “normali” hanno due corsie per ogni senso di marcia, quelle a più alta percorrenza hanno tratti a tre corsie soprattutto nelle vicinanze dei semafori. In queste condizioni ad un semaforo rosso ci si aspetterebbe che le macchine si distribuiscano equamente tra le due corsie senza svolta obbligatoria. Invece molto spesso capita di vedere una delle due corsie avere code di 10-15 veicoli in più rispetto all’altra per nessun motivo apparente.

I sorpassatori da manuale: per lo stesso motivo di cui sopra relativo al numero di corsie “sorpassare” è una operazione teoricamente molto semplice: si cambia corsia e si prosegue. I sorpassatori da manuale, sempre senza nessun motivo apparente, una volta superato il veicolo “lento” ritornano sulla corsia di prima certe volte senza neanche lasciare molto spazio dietro di loro e tagliando di fatto la strada a coloro che hanno appena superato.

Gli indecisi: gli indecisi cambiano corsia inutilmente e più volte.

Gli indaffarati: guidano ma al tempo stesso mangiano un biscotto inzuppato nel caffelatte alle tre del pomeriggio e tra un biscotto e l’altro leggono l’ultimo romanzo di Danielle Steel. Ne ho beccato una che in un momento di traffico intenso tra una frenata e l’altra spuntava le unghie dei piedi.

Gli imbranati: di solito provengono da piccoli paesini extra continentali molto rurali e sono abituati al traffico di un motoveicolo per kilometro quadro e a dare spesso la precedenza ad animali quadrupedi. Guidano come se fossero indaffarati-indecisi-accodanti ma senza averne nessun’altra peculiarità.

I corollari: sono quelli che guidano una Toyota Corolla. Sarà placebo ma da quando ho cominciato ad ipotizzare la correlazione tra Corolla e modo di guidare vado sempre più convincendomi che siano i più pericolosi automobilisti in circolazione. Può darsi che in altre parti del mondo i corollari siano ottimi automobilisti, ma non a Seattle e Dintorni.

-quack