A Ovest Di Paperino

Welcome to the dark side.

Dov'è finito il metodo scientifico

In questi giorni - nel tempo sempre meno dedicato al cazzeggio - mi son dato un po' alla lettura/navigazione sparsa online. In passato ho criticato spesso quelli che hanno recensito Vista senza neanche provarlo. Più leggo e più mi convinco che il metodo scientifico sia ormai in via di estinzione, rimpiazzato da un altro metodo:

  1. crea una teoria a caso
  2. deriva dei fatti che possano supportare tale teoria
  3. generalizza i fatti al punto due fino a farli diventare fuffa plausibile
  4. ripetere e pubblicizzare la fuffa plausibile fino a farla sembrare realtà

Un paio di esempi.

Avevo già parlato in passato del mito del file system senza frammentazione. Il mito viene perpetrato in maniera meravigliosa in questa pagina. A parte la spiegazione banale e molto vaga (quoto: "più usi Windows, più lento è l'accesso ai file"), mi meraviglio che nessuno si sia chiesto come:

  • tale file system trovi il tempo di cercare i "cassetti vuoti consecutivi" (se lo fa per ogni scrittura, vuol dire che la "deframmentazione" avviene in tempo reale a spese della performance)
  • come faccia il file system a sapere a priori quanto è grande il file nel caso di streaming che incidentalmente è lo scenario in cui la deframmentazione risulta molto utile
  • come faccia il file system a trovare "cassetti vuoti consecutivi" laddove questo non fosse possibile: in tal caso il file sarebbe frammentato comunque senza possibilità di deframmentazione a posteriori (infatti il file system ext2 supporta solo la deframmentazione offline: fonte; lo stesso tool ha effetti micidiali su ext3)

C'è da dire che tutto il discorso sulla deframmentazione è basato sul mito che:

frequent defragmentation is necessary to maintain adequate system performance. Although it may produce substantial filesystem speed improvements in some cases, for the typical Windows user the overall performance improvement may be minor or unnoticeable.

Ci sono casi in cui la deframmentazione è vitale: incidentalmente, visto il supporto nativo per la deframmentazione, me la son cavata bene su Windows ma ho avuto molti guai su Linux (avevo un TiVo che è morto anche a causa dell'eccessiva frammentazione dell'HD).

Deframmentare tornava molto utile ai tempi di MsDos/Windows 3.x che non di Windows 9x e successivi. Ciononostante tutta una teoria è basata su alcuni elementi di fuffa plausibile.

Secondo esempio, galleria di crash per Windows.

Tralasciamo il fatto che molte immagini in giro sono puro frutto di Photoshopizzazione (la più spettacolare è presentata qui; trovo spettacolare il fatto che il blogger non si sia neanche accorto che la schermata blu non è un BSOD di Vista ma una vecchia schermata blu windows 9x style: infatti somiglia a questa ma non a questa; pardon ma non sono riuscito a trovare una immagine di un BSOD di vista).

Dove sta la fuffa? Sta nel fatto che se windows tira fuori un messaggio di errore di "Virtual Memory is Low" vuol dire che qualche processo (e quindi qualcuno che scrive codice per Windows) perde (a mo di rubinetto) memoria. Stessa cosa per le schermate blu di Windows 9x: in windows 9x era molto facile generarle con il seguente pezzo di codice C (provare per credere!):

int * c = 0;
*c = 5;

C'è anche da dire che in Windows9x una schermata blu spesso indicava il crash di un processo (in contrasto al crash di sistema).

Se questa è la fuffa plausibile, qual'è la teoria? Cito:

Sto raccogliendo qui alcune immagini delle defaillance più spettacolari di Windows. [...] Sarebbe interessante pubblicare anche qualche foto di analoghe defaillance pubbliche di Linux, ma finora non ne ho trovate (*)

Incredibile che questa 'bufala' sia di nuovo di origine dell'acchiappa bufale. Forse Paolo Attivissimo non sa distinguere un crash di un'applicazione da un crash di sistema? Forse perché sparare merda su Windows è molto semplice e meno rischioso a detta di questo post? Cito, con tristezza (l'enfasi in grassetto è mio):

If you think a Microsoft product sucks you can say that to great detail without having to be afraid of your job, apparently even if you work for Microsoft (which I kind of find surprising). But if you suggest that Linux isn’t ready for the desktop — which I do often because it isn’t – you’ll have folks coming after your job and, sometimes, suggesting you won’t be long for this world. Some of the mail has been rather nasty (though I do admit it has moderated of late).

[...]

As an analyst I actually had to quit my job to have the same freedom of speech with Linux. According to The Register, there is actually some kind of a strike team that comes after me every time I say something positive on Microsoft or negative on Linux. And I’m not alone: Laura DiDio at Yankee gets sexual harassed, and Dan Lyons over at Forbes is attacked regularly, although he does have supporters as well.    

E via per nuove teorie tutte da inventare.

-superquack

(*) ho una lista di defaillance simili private di Linux, fa lo stesso?

  • il mio router Linux ogni tanto si riavvia (non molto spesso, ma quanto basta)
  • il mio router Linux ogni tanto si rifiuta di assegnarmi un indirizzo IP
  • il mio router Linux è il quinto o sesto di una lunga serie di router che avevano tutti grossi problemi di base
  • il mio file-server Linux non accetta password più grandi di otto caratteri o contenenti caratteri speciali (viva la sicurezza!)
  • il mio file-server Linux non permette di scrivere file più grandi di 2GB (dando "disk full" error)
  • il mio TiVo linux based è morto in seguito ad un upgrade di sistema

e potrei continuare per ore (anche se il principio è sempre quello: l'OS non centra; centra il sw che vi ci gira)

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