Email storm
An e-mail storm is a sudden spike of Reply All messages on an email distribution list, usually caused by a controversial or misdirected message. Such storms start when multiple members of the distribution list reply to the entire list at the same time in response to the instigating message. Other members soon respond, usually adding vitriol to the discussion, asking to be removed from the list, or pleading for the cessation of messages. If enough members reply to these unwanted messages this triggers a chain reaction of email messages. The sheer load of traffic generated by these storms can render the email servers inoperative, similar to a DDoS attack. (fonte)
Wikipedia continua con un esempio che mi permetto di tradurre in italiano: tempo fa tutte le caselle di posta erano raggruppate sotto quattro mailing list ciascuna contenente 13000 mailbox. Queste mailing list avevano il nome di “Bedlam DL1”, “Bedlam DL2”, “Bedlam DL3” e “Bedlam DL4”, in modo tale che se si voleva raggiungere tutti gli employee nell’organizzazione bastava mettere in Bcc queste quattro liste che erano uno dei segreti ben mantenuti del dipartimento IT di Microsoft. Il 14 Ottobre 1997 un utente ha scoperto di essere iscritto a Bedlam DL3 e a chiesto a tutta la lista di essere rimosso. È seguita un’indondazione di “me too” che ha causato qualcosa come centinaia di GB di traffico sufficienti a congestionare la rete per diversi giorni (fonte).
Il rito si ripete periodicamente ogni paio d’anni: qualcuno scrive ad una mailing list qualcosa che somiglia ad una domanda e i più cretini, quelli a cui prudono le dita, cominciano a fare “reply all” con la loro risposta; poi ci sono i cretini assoluti che provano a spiegare ai cretini che “you are doing it wrong” mandando un messaggio a tutta la DL e poi ci sono quelli da manuale che, con un reply all, scrivono “la risposta alla domanda è XYZ, ma va bisogna fare reply all? (well, too late…). Oggi una tale tempesta si è abbattuta sulla DL “Sinofsky reports”, assolutamente una bazzecola se confrontata con “Bedlam DL3”, ma con sfumature altrettanto divertenti: oltre a ricevere la caterva di email in inbox, il cinguettio continuo del cellulare-sincronizzato-corporation è diventato insostenibile: per fortuna con la nuova versione di Outlook/Exchange hanno introdotto un nuovo comando micidiale, “ignore thread”. E finalmente pace per le mie orecchie.