A Ovest Di Paperino

Welcome to the dark side.
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iPhone OS 4.0: il buono, il brutto, il cattivo, il buffo

Le mie personali impressioni sulla nuova versione dell’iPhone OS.

Il buono: il multitasking. O meglio: l’approccio intrapreso. Qualcuno potrebbe non essere d’accordo con la definizione (il nonno?) ma per me multi-tasking significa poter far più cose contemporaneamente anche se l’attenzione è focalizzata su un task per volta. Il come avvenga (cooperative o preemptive) è rilevante in funzione della piattaforma. Da un device di certe dimensioni un task alla volta (cooperative) basta e avanza. Sarebbe una tragedia se un sistema desktop come OSX fosse cooperative al giorno d’oggi. Quindi se posso giocare a scacchi/sospendere/rispondere ad una mail/continuare la partita per me il sistema è abbastanza multitasking. Se poi posso ascoltare la musica di Pandora in sottofondo, la vera limitazione delle versioni precedenti dell’OS, tanto di guadagnato.

Il brutto: secondo quanto ufficialmente divulgato c’è voluto tanto tempo per arrivare a questa soluzione in quanto “complessa”/astuta/geniale/abbiamo salvato il mondo dagli alieni. A questo punto si prospettano solo due possibilità che non sono mutualmente esclusive:

  1. chi lavora alle API di iPhone OS è una cima di rapa DOC.gollum
  2. il management è veramente perverso.

Propendo per la seconda ipotesi anche in base a…

Il cattivo: la piccola postilla aggiunta al contratto di licenza dell’SDK. Arrivare a dettare quali linguaggi poter utilizzare per scrivere le applicazioni per iPhone è perversione a sfondo narcisistica. Con una battuta di ampio successo su twitter avevo previsto che di questo passo chi programma per iPhone si vedrà imporre un vero e proprio dress-code fatto di jeans e dolcevita nero. In passato avevo tentato di immaginare come sarebbe stato il mondo se Apple governasse il monopolio del mercato desktop. La questione è  squallida e Steve Jobs sembra davvero dipingere la figura del Gollum (su suggerimento del nonno). Roba da alzarsi la mattina e ringraziare il cielo per non aver mai ceduto alla tentazione del very-dark side: un developer iPhone comincia a somigliare troppo a Kunta Kinte.

Il buffo: tutti i commenti della ‘stampa tecnica’ che ronza come mosche intorno alla cacca made in Cupertino. Fino a qualche settimana fa stavano a spiegarci che addirittura il multi-tasking è una feature fondamentale per lo sviluppo di virus ignorando completamente anni ed anni di storia informatica precedente i mondi a finestra. Oggi stanno a spiegarci quanto è inutile Flash e domani staranno a predicare quanto è inutile la libertà di pensiero quando al mondo c’è un genio come Stefano Lavori che pensa a tutto per noi. Ma possibile che per dover commentare tecnicamente ed in modo positivo i prodotti di Apple bisogna spegnere il cervello?

P.S. mi son comprato un Apple magic mouse per l’ufficio per l’uso con Windows; lo so a Stefano Lavori non va giù che l’hardware Apple venga usato con dei volgari PC, ma io  me ne sbatto. Seguiranno impressioni approfondite ma per ora son abbastanza contento.

-quack