Robocops
Se i poliziotti ammerigani sono tutti un po’ Robocop, quelli di Seattle e dintorni lo sono più di tutti gli altri. Ho già raccontato qualche storiella, ma quello che ho visto oggi ha dell’incredibile.
Antefatto: nella notte c’è stata una vera bufera di vento, non molto intensa ma forte abbastanza da mandare in tilt il semaforo a ridosso della parabolica (vedasi). Quando sono arrivato all’incrocio, a notare l’imprecare di una signora che non ha neanche minimamente pensato di rallentare come di default ad un semaforo spento, avevo pensato che il semaforo fosse rotto solo per la direttrice est-ovest. Oltrepassata la svolta a sinistra mi son reso conto che tutto l’incrocio era spento e avevo pensato di avvertire la polizia, vista l’abbondanza di str*nzi in giro come la signora appena citata. Ero abbastanza indeciso quando mi son accorto che c’era un robocop fermo ad un centinaio di metri dall’incrocio in servizio multa. L’ho accostato lentamente e gli ho notificato di persona la questione. Sono rimasto allucinato quando ha detto “sì, sono qui per questo”.
Ho mentalmente imprecato e abbandonato il luogo del delitto il più velocemente possibile ma senza attirare troppo ancora la sua attenzione.
E pensare che l’area di Bellevue-Redmond in qualche statistica non troppo datata era al terzo posto in tutti gli Stati Uniti per percentuale di furti d’auto.
-quack