A Ovest Di Paperino

Welcome to the dark side.

Tre progetti A.M. per il weekend

Come già spiegavo altrove, A.M. sta per ad min*hiam; scusassero per l’espressione poco ortodossa. Sono passato Venerdì da Fry’s su richiesta della formichina, evento assolutamente unico, e son tornato a casa con una MicroSD da 8GB in offertissima in più.

Da parte poi avevo un po’ di chiavette USB inutilizzate; mi son procurato una memoria CompactFlash di piccole dimensioni ed un adattatore IDE –> CompactFlash compatibile con il Boot da memory card. Ho anche comprato una copia di Snow Leopard dall’Apple Store al prezzo “appetibile” di $30 più tasse (possiedo una copia altrettanto originale di OSX Leopard). Mi son attrezzato per fare un bel po’ di esperimenti.

1) Installare Snow Leopard su una partizione del mio hard-disk. Leggevo su Life-Hacker che un gruppo di folli è riuscito a rendere il setup di un Hackintosh un gioco da ragazzi. L’esperimento è riuscito quasi perfettamente: mi è dispiaciuto che il bootloader EFI compatibile creato per aggirare le limitazioni dell’installazione di OSX su un comunissimo PC non sono compatibili con dischi IDE, quindi l’idea dell’adattatore IDE->CompactFlash interno è fallita miseramente. Stavo per pensare ad un adattatore SATA –> Screen shot 2009-09-19 at 10.08.40 PM CompactFlash ma alla fine è diventato molto conveniente comprare una di queste chiavette USB interne per un setup simile ad alcune dongle “tuttofare” USB molto popolari. Per il resto, come già dicevo, il progetto è stato un successo e –incredibilmente – l’upgrade alla 10.6.1 è filato liscissimo come l’olio, meglio di come è andata ad una buona parte di possessori di Mac originali. L’esperimento ha confermato una teoria che reputavo molto credibile:

MacIntel = PC ma molto molto costosi

Per completare l’illusione avrei potuto comprare una tastiera Apple, nascondere la Workstation e truccare il BIOS in un certo modo e trovare qualche cavia da costringere alla cosiddetta prova del Dash

2) il secondo progetto folle è quello di risostituire la ROMAndroidFix del mio cellulare. Leggevo infatti che, siccome Android è fondalmente opensource, gruppi di mitomani hanno cominciato a sfornare vere e proprie build ibride tra diversi flavor del sistema operativo. Cosa buffa è che il sistema parebbe essere molto più reattivo del sistema originale: mi è capitato già un paio di volte di vedere andare in crash  l’applicazione “telefono” durante l’arrivo di una chiamata per mancanza di reattività; o magari di vedere automagicamente scomparire il baco del bluetooth. L’idea è di usare la nuova memory card per alcune feature avanzate e come storage per gli episodi di alcune serie televisive da godere durante qualche scarpinata in palestra. Pensavo di fare qualche progresso in più ma sono ancora nella fase di “raccolta delle informazioni” sulla build da scegliere e su come formattare la memory card

3) il terzo progetto è ancora più simpatico. Ho deciso, con le buone o le cattive, di fare in modo che WHS si possa installare su un HD da 32GB o più piccolo: attualmente richiede almeno 65GB di spazio libero sull’HD principale. L’idea che mi balena da un bel po’ di tempo è quella di rendere l’upgrade dei dischi fissi meno penoso possibile. Questo non accade se l’HD da allargare è quello di sistema. Però se convincessi WHS a installarsi su un disco da 32GB potrei comprare una CompactFlash grande uguale e farci fare il boot da lì visto che il mio WHS Atom based, che è avarissimo di spazio by design, è dotato di uno slot interno CompactFlash e per di più bootabile. Su questo progetto, nonostante qualche prova con VirtualBox, sono ancora nella fase iniziale di “brancolamento nel buio”

Anche se alle volte ci penso e mi chiedo chi diavolo me lo faccia fare…

-quack