-
Viva l'originalita'
Updated (thx to WTF)
Nel cinema multisala vicino casa ieri - e non sto scherzando - stavano dando i seguenti film:
- Die Hard 4
- Shrek the 3rd
- Fantastici 4, 2
- Pirates of Carribeans 3
- Ocean 13
- Evan Almighty
- Surf's up
- Nancy Drew
- Knocked up.
I primi 6 della lista, praticamente il 66%, sono sequel di cui due alla seconda versione, tre alla terza ed uno addirittura alla quarta. Il numero 7 è "ispirato" alla saga dei pinguini. Gli altri 2 "forse" sono originali.
2 biglietti per il cinema a Redmond costano più del DVD che immancabilmente uscirà solo qualche settimana dopo e molto più di un mese di abbonamento a Blockbuster/Netflix. Per non parlare dei popcorn, vera fonte di reddito dei multisala.
Intanto l'industria musicale se la prende con The Artist Formerly Known as Prince per - udite udite - aver deciso di regalare un CD allegandolo ad un giornale Inglese.
Intravedo un drastico cambiamento all'orizzonte: se ci fosse più razionalismo in giro, forse sarebbe già arrivato.
-quack
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Spazzacamino
Tanto tempo fa un mio amico mi raccontava la storia di un preventivo per la pulizia del camino. Sono passati circa 18 anni da allora ed alcuni dettagli sono ormai sfumati: non ricordo se fosse una storia riportata o vissuta in prima persona o addirittura una leggenda metropolitana. Fatto sta che a tale spazzacamino venne chiesta un'indagine sul problema che affliggeva la ciminiera.
Lo spazzacamino esordì con un "non vi prendete a bile" (che in pugliese vuol dire "non vi preoccupate") per poi dettagliare scientificamente il problema con la seguente frase:
[Quelle] sono le crosche della natura liofilizzate nella verticabilità del tubo: basterà rastremare le ottusità degli angoli ed il gioco è fatto.
Chissà che avrei pagato per vedere lo sguardo stupefatto di chi aveva ricevuto tale referto, tramandato poi di amico in amico secondo antica tradizione orale. Se dopo 18 anni ancora ricordo quasi parola per parola, un motivo c'è. No?
-quack!
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Maggiordomi
L'altro giorno ho usato la metafora della casa e del maggiordomo. Devo ammettere che non è farina del mio sacco in quanto l'ho letteralmente copiata dal libro Showstopper di cui ho già parlato in precedenza: non mi sento in colpa perché parafrasando Troisi penso che «la metafora non è di chi la scrive ma di chi gli serve». La metafora mi ha fatto riflettere un po' in virtù anche delle varie prove che ho fatto; sono arrivato quindi ad un confronto potenzialmente umoristico fra «maggiordomi»: mi raccomando a prendere questo post per quello che è, e cioé un post poco serio.
Windows il maggiordomo boring
Windows è un maggiordomo flessibile: si adatta a lavorare in quasi tutte le case, comprese quelle «virtuali»[1] e non ha problemi a lavorare con quasi tutta gli altri «collaboratori». Qualche volta l'upgrade del maggiordomo richiede un'estensione della casa, ma in un mercato delle case aggressivo le estensioni diventano sempre meno costose e più convenienti. Dotato di troppa fiducia ha avuto spesso problemi con qualche collaboratore disonesto a volte grazie anche alla complicità maldestra del proprietario della casa: corre voce che l'ultima versione di Windows abbia fatto un corso pratico di difesa domestica. Windows ha un costo di «assunzione» variabile (dagli 80$ ai 400$) ma per il resto ha un costo di gestione veramente basso. Non ha nessun problema di sorta con l'impiego degli elettrodomestici di casa. Nonostante Windows sia una scelta molto popolare, chi lo «assume» tende generalmente a lamentarsene.
I'm a MacMacOS il maggiordomo snob
MacOS è il meno flessibile dei maggiordomi: infatti per assumerlo bisogna comprare una nuova casa con tutti gli elettrodomestici; di lavorare in una casa virtuale - senza violare un accordo sindacale - manco a parlarne. Le case con MacOS sono peraltro di fascia alta e decisamente costose. Anche per MacOS, anche se meno raramente di Windows, qualche volta è richiesto un upgrade della casa: solo che siccome le case in cui lavora MacOS sono poco flessibili a loro volta, tocca seriamente traslocare: in alcune occasioni la tecnologia della casa «migliora», passando da «migliore tecnologia (terracotta modello 68000)» a «tecnologia più migliore ancora (legno tipo PPC)» a «tecnologia più migliore assai (mattoni marca x86)»[2]. Ci sono inoltre serie ripercussioni sui collaboratori, già abbastanza difficili da trovarne compatibili con la personalità estrosa di Mac, costretti ad imparare nuove skill o a fare il doppio lavoro. Anche per gli elettrodomestici ci sono problemi di compatibilità, accentuati soprattutto con gli elettrodomestici «interni». Una casa MacOS è generalmente meno violata di una casa Windows: questo soprattutto per la penuria di collaboratori compatibili, inclusi quelli «disonesti» nonostante una certa «sciatteria» del maggiordomo. Chi compra una casa con MacOS (assumere Mac è impossibile) è tendenzialmente molto felice anche se di solito rimane una casa poco «vissuta»Linux il maggiordomo cibernetico
Già definire Linux un maggiordomo, potrebbe ferire la sensibilità di qualcuno. Perché il maggiordomo è in realtà un Robot e Linux è il nome del «processore» che usa. In realtà il maggiordomo è disponibile in diverse scatole di montaggio (più di 200 variazioni!) di solito incluse di alcuni elettrodomestici. È il maggiordomo più flessibile di tutti in quanto alcune variazioni sono in grado di «lavorare» anche in case modeste e senza stipendio, anche se quasi mai questo avviene senza una buona dose di riprogrammazione! Linux è anche il maggiordomo più divertente per chi ha spirito da geek: il divertimento non è vederlo all'opera, ma di programmarlo per vederlo forse all'opera. Ha problemi gravi di compatibilità con collaboratori ed elettrodomestici, ma il divertimento più grande è cambiare il programma per risolvere tali ostacoli. Alcune attività di intrattenimento - tipo realizzare un filmino amatoriale - sono poi quasi completamente incompatibili con l'assunzione di Linux. In quanto a sicurezza, vale lo stesso discorso per MacOS anche se Linux è meno «sciatto»
Chi «assume» Linux vive nella casa più disordinata e meno vissuta di tutte, ma vuoi mettere il fascino della programmazione? È per questo che chi lo assume non fa che parlarne assolutamente bene (anche perché in alcune piccole faccende domestiche se la cava davvero egregiamente).Enjoy!
Technorati tags: Cazzate
[1] Parebbe che qualche variante dell'ultima versione di Windows abbia problemi sindacali con le case virtuali, anche se un accordo produttore sindacato è stato più volte paventato
[2] Questo ha lasciato un po' perplesso chi da tempo viveva in una casa di mattoni con Windows.
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Meeting metafisici
Sarà il periodo quasi estivo, ma i meeting a cui attendo cominciano ad avere un sapore un po' troppo metafisico.
Con tale definizione mi riferisco ai meeting di lavoro che non hanno quasi nessun legame concreto con la realtà ed in cui si finisce per parlare di processo fine a se stesso. Proposte da teatro dell'assurdo fanno capolino ma la cosa che mi strabilia e al tempo stesso mi annoia è il fatto che tali proposte finiscono per essere ampiamente discusse e sviscerate.
A volte mi viene la tentazione di pensare che sia _io_ ad essere quello fuori dal contatto con la realtà e che le argomentazioni metafisiche siano una realtà che mi rifiuto di vedere, finendo regolarmente per addormentarmi e fare scena muta. Poi mi confronto con qualche altro collega, che non ha partecipato al meeting, e scopro di avere in fondo ragione.
Il problema grosso è evitare di farsi etichettare come dormiglioni ed è per questo importante, durante i meeting metafisici, pensare a qualcosa di intelligente da dire o da chiedere anche se in fin dei conti non ne vale assolutamente la pena.
E non che non sia già successo: alla domanda sul perché il developer (io) che avrebbe dovuto implementare il diffgram non fosse stato invitato ai meeting di discussione del formato, tutt'altro che metafisici!, mi son beccato la seguente risposta: «ma è uno di quei meeting in cui di solito ti addormenti...». Roba che ho dovuto fare davvero tanto per ristabilire un po' di credibilità. Cose da metà-fisica!
-quack
Technorati Tags: Cazzate -
Le chiavi di casa
Se il computer fosse una casa, il SO sarebbe il "maggiordomo" mentre il software installato sarebbe da equiparare agli ospiti e/o servitù, a cui dare appunto le chiavi di casa. Giorni fa ho provato la beta di Safari sul un mio PC: che sarà mai, mi ero detto? Sorpresa:
Mi preme far notare che questo popup appare nonostante Safari sia stato completamente disinstallato. E nonostante avessi mostrato in precedenza totale disinteresse per QuickTime e iTune. Bottom line: ho affidato le chiavi di casa al software sbagliato (sarò drastico, ma la vedo così).
La prossima versione di Safari? Solo in una VM of course
-quack
Technorati Tags: Apple -
SuperTools: FileHippo Update Checker
Con tutti i problemi di sicurezza che si leggono in giro, mantenere aggiornato il software che si usa sul proprio PC è un obbligo morale.
Per fortuna un tool molto pratico come FileHippo Update Checker può davvero fare la differenza.
Il funzionamento è davvero banale: scaricare l'eseguibile e salvarlo da qualche parte (magari sul desktop, sempre molto comodo). Se non si salva l'eseguibile in un folder locale, il tool avrà problemi a funzionare.
Una volta lanciato, il tool farà un'analisi di quanto c'è di installato sul proprio hard drive:
per poi successivamente aprire una pagina web contenente i link a tutti i programmi che necessitano di aggiornamento con tutte le informazioni sulle versioni:
inclusa una sezione sulle eventuali beta:
Nonostante sia una versione beta, FileHippo funziona davvero egregiamente: occupa pochissimo spazio (~120K) ed è molto veloce. Oltre ad essere freeware.
Insomma, come da mio solito per questi super tools il mio consiglio è uno solo: accattatavillo!!
-quac'
Technorati tags: FileHippo -
Gadgets 101
I curiosoni come me sono sempre stati "stimolati" dal vedere iconcine «nuove» nella tray area dei PC di amici e conoscenti.
La «versione» nuova di tali iconcine è rappresentata dai «gadget» disponibili per le varie piattaforme.
Ultimamente ne ho scoperti 3 di nuovi ed interessanti per Vista, davvero molto comodi e che a questo punto mi fa molto piacere condividere.
Il primo è CallWave SMS e permette di mandare - previa registrazione gratuita - un SMS a quasi tutti i cellulari del mondo. Davvero molto comodo seppur con qualche bacuzzo.
Il secondo è The Magic Folder, che io rinominerei l'aspirapolvere magico. Trascinando un file sul gadget si ottiene l'effetto di spostarlo nel folder più appropriato in base al tipo di file, configurabile per estensione: funziona anche con selezioni multiple; è molto comodo per selezionare tutto il contenuto del desktop e fare pulizia immediata da cui il nome di aspirapolvere magico. Altro che Stacked Folder di Apple. Tze!
Il terzo ed ultimo di questa carrellata è il Woot-gadget. Woot.com è un sito che vende un solo articolo al giorno (per lo più roba di elettronica) a prezzi estremamente scontati. Le quantità sono limitate per cui è importante agire in fretta: niente di più comodo perció di un gadget che tiene d'occhio per noi il sito in questione.
Enjoy!
-quack
Technorati Tags: Vista Gadgets -
Tipi da Messenger: gli impazienti
Chi è l'impaziente?
L'impaziente è il contatto messenger che ha urgenza di contattarti: mica per un motivo importante, sia chiaro! Ma per raccontarti l'ultima barzelletta, passarti l'ultimo link alla moda, raccontarti l'ultimo gossip del momento.
Il punto è che l'impaziente arde dall'urgenza di avere un riscontro al suo messaggio. E lo fa in due fasi, distanziate di un delta temporale a piacere inversamente proporzionale all'impazienza del tipo in questione. Impazienza a sua volta classificabile grosso modo in 4 fasce: impaziente lento, impaziente moderato, impaziente grave e impaziente clinico.
Fase uno. Messaggio: «ci sei?» o qualcosa di simile.
Fase due. «Trillo», in inglese «Nudge», che viene notato anche dal collega che soprassiede nel frattempo in ufficio. E che ti fa notare che di «trilli» ne ricevi abbastanza (il collega appartiene alla sottospecie «capo impiccione»).
Gli impazienti che conosco io appartengono tutti alla categoria «clinici», con un delta temporale c6-trrrillo[1] inferiore al millisecondo; per tale motivo occorre una dose minima di prevenzione. Evitare cattive figure è facile: basta disattivare il suono del trillo dal menù opzioni, come ho già fatto:
Ai miei impazienti dico: state avvisati... non vi «sento» più!!!
Technorati Tags: Cazzate, MSN Messenger
[1] © by paperino -
T-shirt umoristiche
Ho una grande passione per le t-shirt umoristiche. Tempo fa mi cadde lo sguardo su quella sulla sinistra.
È basata sul gioco di parole derivante dall'acronimo LMAO (laughing my a-- off).
La si può trovare in vendita presso questo negozio online.
Siccome non riuscivo più a trovare la maglietta in questione ho dovuto ravanare un po' in giro con i motori di ricerca.
Alla fine sono atterrato su questo blog, all about t-shirts, chiamato t-shirts around the internet.
Da lì mi son fatto catturare da un paio di altre t-shirt.
Tra queste la t-shirt nell'immagine qui a destra, chiamata l'attacco dei puffi.
Consiglio vivamente di fare un giro sulla photo gallery della maglietta: è troppo troppo divertente!
-Enjoy!
Technorati Tags: Cazzate -
Questo e' un lavoro
...per Superman!
E chi non ha sognato mai di fare un'uscita del genere? (io la farei in uno di quei meeting noiosi giusto per dare un po' di colore)
-quack
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Brevetti software
Raccolgo un paio di fatti e opinioni degli altri.
Raymond Chen (passata quasi inosservata):
"Software patents suck!" It's irrelevant what your or my opinion of software patents is. So long as they are legal, they will exist, and you and I will just have to deal with it. If you want a change, write to your congressman. Support candidates whose position on software patents is compatible with yours. Complaining to me accomplishes nothing.
Neither Canonical nor the Ubuntu project have any interest in signing an agreement with Microsoft on the back of the threat of unspecified patents. We have consistently (but politely) declined to pursue those conversations with Microsoft, in the absence of any details of the alleged patent infringements.
Accordo di Microsoft con Xandros:
Not content with one Linux deal with Novell, Microsoft has announced at the US Tech Ed that it’s done a similar deal with Novell’s competitor, Xandros, despite the latest draft of the GPLv3.
Accordo di Microsoft con Linspire:
Microsoft signs deal with Linspire
L'approccio Ubuntu:
Che dire: c'è gran fermento sull'argomento!!
-quack
Technorati tags: Brevetti Software -
Etichette
Si narra che quando Einstein lasciò la Germania nazista per espatriare negli USA dovette affrontare una guardia alla frontiera che, tra le generalità e le domande di rito, chiese:
«Razza?»
«Umana!», fu la risposta di Einstein.
Non mi piacciono le etichette nonostante ce ne siano davvero tante tra cui poter scegliere; e provo una certa compassione per chi passa il suo tempo a cercare di appiccicare etichette sugli altri. Prendo in prestito da quel genio che fu John Lennon per ribadire che «Life is what happens to you while you are busy sticking labels to others».
Per quanto mi riguarda poi ho la pelle molto ruvida; provare ad incollarci un'etichetta è tempo e fiato sprecato: «non attacca»
-quack
Technorati Tags: Cazzate -
Bachi noiosi: WMP11
Il software non è mai perfetto, soprattutto quando si tratta di un sistema complesso come Windows Vista. È da un bel po' che ho beccato un paio di bachi di windows media player 11 davvero antipatici. Per il primo, quello davvero antipatico, così antipatico che mi aveva spinto ad installare un player aggiuntivo, l'ho risolto via workaround. L'altro, ha un aspetto molto randomico, ma per fortuna è molto meno antipatico del primo. Di che si tratta?
- Sul mio laptop DELL, verso la fine di una canzone diciamo 10-15 secondi prima che passi alla successiva, windows media player si mette a fare un po' di scratching. Ho indagato con Filemon e ho notato che in quello specifico punto WMP ravana un po' in giro nel folder della canzone.
Alla fine ho trovato un post in giro che spiega che il tutto ha a che fare con gli Enhancement del suono (e quindi ha una qualche relazione con i driver della scheda audio). Disabilitandoli, WMP smette di fare il pazzo deejay. Ci si arriva via Control Panel/Hardware and Sound/Sound, cliccando su Speakers e poi scegliere il tab Enhancements. Dopo di che spuntare l'opzione mostrata qui sotto:
- Ogni tanto, molto ma molto randomicamente, chiudere WMP non uccide il processo corrispondente. L'effetto che si ottiene è che WMP continua imperterrito a suonare. Il workaround, banale, è quello di far partire il Task Manager e uccidere il processo.
La speranza è che questi bachi vengano sistemati nel SP1: non c'è niente che sia davvero uno showstopper. Il che mi porta a fare la prossima domanda: ma ci sarà un SP1 o Vista sarà il primo OS Microsoft a non averne uno? E cosa vorreste che venga sistemato nel SP1? Io ho la bocca cucita
-quack
- Sul mio laptop DELL, verso la fine di una canzone diciamo 10-15 secondi prima che passi alla successiva, windows media player si mette a fare un po' di scratching. Ho indagato con Filemon e ho notato che in quello specifico punto WMP ravana un po' in giro nel folder della canzone.
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Creare un drive USB bootabile con WinPE
UPDATE: in questo post è indicato un metodo più semplice, pratico e veloce.
Avere un drive USB di boot può tornare molto utile nelle occasioni più disparate, sopratutto in casi di data recovery su PC che ormai non fanno più il boot.
Ho parlato tempo fa di WinPE, ma i passi da seguire per creare una immagine customizzata possono essere anche un po' complicati. Ravanando in giro sono riuscito a mettere insieme questa piccola guida.
Questi sono i passi da effettuare per creare un disco di boot con WinPE.
- Procurarsi un drive USB vuoto da almeno 256MB; volendo si può - alla fine delle operazioni - usare il drive USB anche per altri scopi: in questo senso più grande il drive, meglio è.
- Scaricare e installare il Windows Automated Installation Kit; nel frattempo che il Kit viene scaricato si può passare ai passi successivi
- Formattare il drive usando il file system FAT32 come da figura a lato
- A questo punto prendere nota della lettera assegnata al drive USB e aspettare che l'installazione del Kit al passo 3 sia completata
- Lanciare "Windows PE Tools Command Prompt" che si trova nella cartella programmi chiamata "Microsoft Windows AIK"
- Dal prompt di comandi digitare il seguente comando:
Copype.cmd x86 c:\winpe_x86 - Copiare i file sulla chiavetta con questo ulteriore comando, sostituendo F:\ con il nome del drive creato al punto 3:
xcopy c:\winpe_x86\iso\*.* /s /e /f f:\
Nel folder root della chiavetta USB si possono copiare anche ulteriori programmi utili per scopi diagnostici e/o backup-restore. Alcuni suggerimenti:
- drive snapshot di cui ho parlato in questo post
- diskwipe, ottimo per cancellare in maniera sicura gli harddrive in disuso
- free undelete, per recuperare file cancellati in maniera accidentale.
Ovviamente scompattare i file zip prima di copiarli sul drive. L'ideale è creare un folder chiamato tools e metterci li tutto il software necessario.
Piccola nota: una volta lanciato un sistema con WinPE comparirà un command prompt con il drive corrente settato su X:\
X:\ non corrisponde però al contenuto della chiavetta ma ad un drive virtuale di boot specifico di WinPE. Il contenuto del pen drive è mappato sulla prima lettera di drive libera. Esempio: se il PC in questione ha 2 harddisk e un lettore CD-ROM, il pen drive sarà mappato con la lettera F:\ (C:\ e D:\ saranno assegnate agli harddisk, E:\ al lettore CD-ROM)Un altro paio di suggerimenti se si vuole usare il drive anche per altri dati:
- Nascondere i folder di sistema e file di sistema, cosi da non essere cancellati inavvertitamente: boot, EFI, source e il file bootmgr
- Creare un file di testo nella root del drive chiamato WinPE_drive_non_formattare: servirà come promemoria che il drive è bootabile
-enjoy!
Technorati Tags: WinPE -
Il blog degli altri
Una domanda che mi sono posto molto spesso è quella di leggere i blog degli altri. Mi spiego meglio: spesso mi capita di scoprire un nuovo blog; nuovo per me, ma non per l'autore che magari blogga già da qualche anno.
Le opzioni si riducono a due:
- arrendersi e limitarsi a leggere solo i nuovi post
- mettersi con la santa pazienza e fare il percorso a ritroso; quasi nessuno dei blog infatti permette di leggere i post in ordine cronologico; forse ad eccezione di WordPress che per ogni post dà la possibilità di passare a quello successivo... se solo ci fosse un link al primissimo post
Una terza opzione che mi piacerebbe vedere implementata sul blog degli altri è un pulsante "Export to PDF" con magari un bel layout disegnato per la carta stampata. L'idea ha sinceramente superato anche il confine di vaporware: avevo già cominciato a pensare ad una soluzione tipo blog2pdf; avevo pure cominciato a ravanare e ho scoperto che un tool simile è disponibile per Live Journal e altre piattaforme. Insomma ravanando, ravanando ho scoperto l'esistenza di queste interessanti librerie:
- Html2Pdf, via codeproject
- NTidy
- ITextSharp
- PDFSharp
Altre idee interessanti?
-quack
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L'erba del vicino
Tramite Punto di Vista sono finito su questo post.
Anche
MirkoTeo guardando gli screenshot di MacOS Leopard ha avuto un senso di Deja vù.La parte più interessante dell'articolo di Long riguarda il «perché». Long si chiede infatti quali sono i motivi secondo i quali l'azienda di Cupertino avrebbe dovuto anche lei scegliere l'erba come uno sfondo per il desktop (magari il motivo c'è ma è tenuto in gran «segreto»).
C'è invece un motivo sul perché Microsoft abbia scelto l'erba come possibile sfondo? Lo spiega Tjeerd Hoek, ex-director del Vista design team. Il motivo è semplice e trasparente:
To make [Aero] Glass really visible, and especially our fancy and costly Gaussian blur and frosting, it is important to see a delta visually on the edges where the Glass surface ends. Thus you want a background with clear, visible lines.”
In soldoni gli sfondi contenenti line orizzontali o verticali, come le foto dell'erba e molti altri sfondi di default di Vista, aumentano la percezione dei bordi vitrei della nuova interfaccia trasparente. La domanda che tutti ci poniamo: che ci azzecca l'erba con Leopard?
Ma si sa l'erba del vicino è sempre più verde, soprattutto se fa del buon marketing
-quack
P.S. in realtà l'idea dell'erba è stata copiata da Microsoft. È stata rilasciata in anticipo grazie all'uso della macchina del tempo.
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Vista: mixer audio ridisegnato
Leggo in giro che con la nuova versione di ALSA in Ubuntu Feisty finalmente è possibile avere più sorgenti audio contemporaneamente.
Anche in Vista lo stack audio (l'unico che c'è!) ha subito un miglioramento: non si tratta della possibilità di avere più sorgenti audio contemporaneamente - feature rilasciata con XP nel remoto 2001 - ma di miscelare l'audio delle singole sorgenti software in maniera indipendente.
Un'immagine vale più di mille parole:
Per chi si stesse invece chiedendo dove sono le proprietà di registrazione (praticamente quasi inutili grazie al nuovo stack), bisogna fare click-col-destro sull'icona del volume nella tray area:
-enjoy!!
Technorati Tags: Vista -
Vista piu' sicuro di XP?
Qualche giorno fa è comparso un articolo su CRN intitolato «Review: Vista, XP Users Equally At Peril To Viruses, Exploits». L'articolo, come si evince dal titolo, conclude che tra Vista e XP non ci sono significativi miglioramenti in termini di sicurezza in quanto molti dei virus ed exploit scritti per XP girano lo stesso su Vista. È bastato il titolo per guadagnarsi qualche link da parte dei soliti professoroni che hanno subito sentenziato «ve l'avevamo detto[1]». Ma stanno davvero così le cose?
Naaah.
All'articolo ha fatto seguito un contro-articolo pubblicato dalla più «affidabile» Ars Technica intitolato «Windows Vista no more secure than XP: report». Alcuni punti essenziali:
The report faults Vista for "providing no improvement in virus protection vs. XP," but of course Windows Vista does not ship with antivirus software—something the reviewer fails to mention.
Non c'è nessun antivirus di sistema in Vista, ergo il sistema non può proteggere dai virus (i famosi coniglietti danzanti).e poi:
CRN doesn't tell the whole story with such exploits, however. IE7 in protected mode forces such scripts to run at a very restricted user privilege level, unlike XP which will allow those same scripts to run at the same privilege level as a user. Vista may let some of those scripts through, but the damage they do is also mitigated to a certain extent. This is why Microsoft believes such threats will have to evolve to survive with fewer rights and less access to the system: if they get through, they will find a very limited sandbox to play in. CRN's coverage complete ignores this point and fails to test for its effectiveness
CRN in poche parole - e come si dice dalla mie parti - «nomina il lampo, ma non parla del tuono», insomma non la dice tutta. Non dice quali sarebbero le conseguenze e i danni di tali exploit che per via delle nuove misure di sicurezza hanno un impatto praticamente nullo (vedasi impatto dei cursori mannari su IE7).Insomma, sembra che quasi si voglia dimenticare a tutti i costi di:
- introduzione di UAC (non c'era in XP)
- introduzione degli integrity levels
- introduzione di nuove misure a livello di compilatori
- nuovo stack di rete riscritto da zero
- Windows Defender
- Parental Control
ecc.
Le prove?
Concludo il post con una figura, presa da questo post:
Riporta il numero di vulnerabilità «fixed» tra inizio Gennaio e fine Marzo dai vari OS (sorry sono in attesa che Jeff Jones pubblichi dati più aggiornati); a me non pare che Vista e XP siano sullo stesso livello.
Enjoy!
-quack
[1] in realtà qualche professorone si è spinto oltre paragonando Vista a Windows 95 con dotazione di firewall e anti-spyware. Inoltre mi chiedo se i soliti professoroni abbiano davvero letto l'articolo o si siano fermati al titolo. -
Xandros in Virtual PC
Come promesso ho fatto la prova di xandros su VirtualPC; la prova della distro di Paperino è semplice: installare la distro e cercare di riprodurre un file MP3. In questo caso devo di che si è trattato dellE provE.
Cominciamo con un sacco di note positive: col DVD allegato alla rivista è possibile installare in modalità VESA o 256 direttamente dal menù di boot. Questo mi ha fatto risparmiare il tempo per scaricare qualche ISO diversa.
Son partito dunque con l'installazione in modalità 256 colori. Il primo glitch, essenzialmente estetico, si può notare nella schermata qui sotto, in cui la parte destra dell'immagine di splash è praticamente tagliata. Dal punto di vista pratico... chissenefrega, l'installazione ha funzionato alla perfezione.
Una delle cose interessanti è il wizard di installazione ben curato. Permette ad esempio di scegliere fra quattro modalità di installazione, l'ultima delle quali è totalmente custom...
...e permette di scegliere cosa installare di default. Probabile che sia possibile farlo anche con Ubuntu, ma il passaggio in Xandros è obbligato e quindi ho dovuto notarlo. Questa è la schermata che mostra le opzioni possibili:
Per il resto l'installazione è proseguita senza altri intoppi. Carina la schermata di gestione degli utenti che permette di creare account anche durante l'installazione. Anche se preferisco l'approccio di Ubuntu con l'amministratore/non-amministratore come in Vista.
Come dicevo quasi tutto è filato liscio, nessun file di testo da configurare per far funzionare grafica e mouse. L'unico componente che non ha funzionato è stato l'audio della scheda Sound Blaster 16 simulata da Virtual PC. Nei vari tentativi di sistemare la questione mi son spostato da casa ad una biblioteca pubblica. Xandros non ha digerito molto bene il cambio di rete e ha cominciato a mandare pacchetti all'impazzata anche dopo aver fatto logoff. Ho disabilitato la scheda di rete ma anche dopo un reboot la schermata si congelava appena dopo il logon mentre carica il desktop (non si muove neanche il mouse). Fine del tentativo numero uno:
Tentativo numero due: stavolta ho eseguito l'installazione in modalità VESA. Lo splash screen era normale e l'installazione è filata liscia anche stavolta. Ancora una volta non sono riuscito a configurare l'audio con la SB16.
Ho tentato queste strade:
- aggiungere il modulo snd-sb16 al file /etc/modules come su Ubuntu e riavviato: l'icona nella tray area della regolazione del volume compare, ma nessun suono. Qualsiasi tentativo di riprodurre un file audio mi da l'errore di cui sotto:
- ho lanciato ALSACONF che ha rilevato la scheda audio e "modificato" a suo dire i file di sistema necessari:
lanciando la riproduzione di un file audio ho beccato lo stesso errore di cui sopra - ho provato a cambiare la gestione del suono scegliendo un'opzione tra queste:
quando mi andava bene beccavo questo errore:
quando andava male il pannello di controllo semplicemente andava in crash:
In entrambi i casi, niente audio comunque.
Morale della favola, l'audio con la SB16 non ne vuole proprio sapere di funzionare con Xandros. Questo mi ha lasciato con un paio di interrogativi a causa della mia Socratica ignoranza:
- la soundblaster 16 è ampiamente supportata dal Kernel Linux usato ed è dimostrazione il fatto che con Ubuntu funziona alla perfezione. Qual'è l'anello mancante?
- (retorica) perché ci sono tanti sistemi audio e trovarne uno che funzioni diventa un'impresa?
Nota positiva il desktop KDE personalizzato molto Windows-XP like:
Giudizio finale: prova non superata. Molto meglio Ubuntu Feisty . A tal proposito uno degli ultimi aggiornamenti di Feisty è un nuovo Kernel, il 2.6.20-16. Da tale aggiornamento mi sarei aspettato che il baco del mouse fosse risolto ma purtroppo a quanto pare in Canonical tutti usano mouse USB. Ora mi ritrovo con una voce in più nel GRUB e l'opzione di default non è quella corretta (lo so, son pignolo):
Magari qualcuno in ascolto può chiarire qualche dubbio.
Enjoy!
-quack
- aggiungere il modulo snd-sb16 al file /etc/modules come su Ubuntu e riavviato: l'icona nella tray area della regolazione del volume compare, ma nessun suono. Qualsiasi tentativo di riprodurre un file audio mi da l'errore di cui sotto:
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Safari in Vista
È un'interessante novità l'annuncio Apple del rilascio di Safari per XP e Vista: ho finalmente provato anche io l'ebrezza di installare il browser made in Cupertino sul mio PC in ufficio.
Un paio di piccole note:
Vedere un'applicazione girare con la UI di un altro OS fa letteralmente impressione. Oggi capisco veramente chi si lamentava del look and feel non nativo di Firefox su MacOs. Anche se il «passaggio» non è totale e ad un certo punto compare qualche piccola «incoerenza». Un esempio sono i pulsanti qui sotto:
In alto i pulsanti di un'applicazione nativa per Vista, in basso quelli di Safari: non sono né MacOs né Vista ma un po' XP-retrò.
Altra nota è il rendering un po' scarso dei font[1]. Ne parla Jeff in questo post ma sono arrivato anche io in parallelo alle stesse sue conclusioni incuriosito da un collega che ne parlava invece abbastanza bene. Nelle immagini sotto un raffronto di rendering tra IE7 (sx) e Safari (dx):
In tutti i casi il rendering più leggibile mi sembra quello a sinistra, ma come sempre YMMV.
Come se la cava in security questo browser pensato con "built in security since day one"? A giudicare dal giudizio di David Maynor (che ad Apple sta sicuramente sulle scatole ) devo dire male. Anzi molto male. 4 DoS e ben 4 remote execution trovate in meno di qualche ora. Sulla security stendiamo davvero un velo pietoso: anche se è una Beta nessuna pietà per chi marchia il proprio software come safer:
Per quanto riguarda la velocità del rendering, sul mio PC non ho osservato nessuna differenza apprezzabile ma è un top-of-the-line. Altri riportano essere molto più veloce di IE7 e Firefox, per cui mi fido.
Infine il piccolo pacco dono rispedito prontamente al mittente:
non mi interessa QuickTime, ne tanto meno in accoppiata con iTunes, una delle applicazioni più «aggressive» che esistano per i servizi (in terminologia *nix demoni) che installa. No grazie!
Giudizio finale: sicuramente una mossa interessante con l'intento di diffondere il browser in vista del lancio di iPhone; il tanto decantato SDK per iPhone altro non è che Safari stesso. Per cui «brava Apple»!
- quack
UPDATE: mi era quasi sfuggito di fare una considerazione sul memory footprint di Safari. In partenza a freddo la memoria occupata dalla mia homepage è di 36MB vs. i 16MB di IE7. Dopo qualche minuto di navigazione la memoria sale fino a raggiungere facilmente i 75MB vs. i sempre costanti 16MB di IE7. Immagino che - il rendering fai da te - usurpi quantità di memoria non indifferenti e sinceramente non ne comprendo i motivi. Perché fare l'override delle impostazioni di una piattaforma? ClearType funziona così bene... Infine sembra che il tutto sia affetto da gravi bachi di localizzazione per chi non risiede nel Jobs Standard Time come anche Luca fa notare.
[1] Il rendering dei font è una bestia complicata. Queste sono le mie impressioni, con i miei font, il mio schermo e non ultimi i miei occhi.